Il Tour de France archivia il weekend sulle Alpi ancora nel segno di Tadej Pogaĉar. Il campione sloveno, protagonista di un’impresa straordinaria nella tappa di ieri, ha gestito da padrone la sua prima giornata in maglia gialla, lasciando spazio ad una fuga da lontano e per poi staccare gli altri uomini di salita nel finale. Nell’arrivo in quota di Tignes a esultare è stato Ben O’Connor, australiano della AG2R, che si è inserito nella fuga iniziale e ha poi disperso un drappello di quotati compagni d’avventura, tra cui Nairo Quintana e Mattia Cattaneo, che ha conquistato un buon secondo posto.

Grazie al grande vantaggio acquisito O’Connor ha anche scalato la classifica generale, piazzandosi momentaneamente alle spalle di Pogaĉar.

Si fermano Van der Poel e Roglic

La nona tappa del Tour de France, l’ultima sulle Alpi con le salite a Saisies, Prè, Cormet de Roselend e il traguardo a Tignes, è partita senza due dei protagonisti più attesi della corsa. Sia Mathieu Van der Poel che Primoz Roglic hanno deciso di chiudere qui il loro Tour e di non ripartire stamane.

Per l’olandese si è trattato di una scelta strategica per risparmiare energie in vista delle Olimpiadi di Tokyo, in cui si cimenterà con la mountain bike, mentre lo sloveno non ha recuperato dall’infortunio patito nella terza tappa per una caduta.

La corsa ha poi preso il via sotto la pioggia con una serie di attacchi da cui si è formata una folta e qualificata fuga, come spesso accade in queste tappe di montagna in cui ci sono ottime speranze di successo per un’azione da lontano. A lanciarsi all’attacco sono stati tra gli altri anche Julian Alaphilippe, Wout Poels, Nairo Quintana, Mattia Cattaneo, Ion Izagirre, Michael Woods, Sonny Colbrelli, Ben O’Connor, Guillaume Martin e Sergio Higuita.

La UAE ha preso il comando del gruppo con tutti i suoi uomini a protezione della maglia gialla Pogaĉar, ma non ha inseguito con insistenza la fuga, lasciando agli attaccanti un vantaggio che è arrivato anche a otto minuti.

Già nelle fasi centrali della corsa si è registrata la crisi di Wout van Aert, rimasto presto attardato. Il corridore belga ha così dovuto dire addio alle sue possibilità di fare classifica generale, un traguardo per il quale non è apparso ancora pronto.

Prova Carapaz, ma Pogaĉar è troppo forte

Le maggiori emozioni sono arrivate dagli uomini in fuga. La situazione si è capovolta a più riprese, con un Quintana particolarmente ispirato sul Col de Prè. Il colombiano ha scollinato davanti a tutti ed è stato poi raggiunto da Higuita e da O’Connor, che ha viaggiato a lungo sul filo della maglia gialla virtuale.

Sulla salita finale però Quintana è andato in difficoltà, forse per una crisi di fame o per il freddo che ha imperversato per tutta la tappa.

Anche l’azione di Higuita si è fatta meno incisiva, mentre O’Connor ha moltiplicato le sue energie sentendo odore di vittoria di tappa e di maglia gialla. L’australiano è rimasto da solo al comando con un vantaggio sempre più rassicurante.

La situazione in gruppo è rimasta abbastanza tranquilla anche per gran parte della lunga salita finale a Tignes, finché la Ineos si è sostituita alla UAE al comando delle operazioni. La squadra britannica non si è voluta arrendere allo strapotere mostrato da Pogaĉar ed ha lanciato all’attacco Richard Carapaz. L’azione dello scalatore del’Ecuador è stata però effimera, perché la maglia gialla ha rilanciato con facilità staccando tutti quanti, senza neanche la necessità di pendenze particolarmente severe.

O’Connor è andato a vincere la tappa a Tignes, mentre un buon Cattaneo è risalito nel finale per conquistare il secondo posto davanti a Colbrelli, davvero forte in questa giornata su un percorso poco adatto a lui.

Pogaĉar ha concluso a 6’02’’, con 32’’ di vantaggio sul gruppetto di Carapaz, Mas, Vingegaard e Uran, che appaiono i più seri candidati a lottare per le posizioni dietro al fuoriclasse sloveno nella classifica generale.

Chi punta al podio potrebbe però trovarsi un avversario inatteso, questo Ben O’Connor che con i minuti guadagnati oggi è risalito in seconda posizione, rappresentando una minaccia più per i vari Carapaz e Uran che per Pogaĉar, assoluto padrone della corsa.

Lo sloveno arriva al giorno di riposo con una situazione di pieno controllo, con O’Connor a 2’01’’e tutti gli altri ben oltre i 5 minuti di distacco. Primo italiano in classifica è Cattaneo, 12° a 11’38’’.

Da segnalare che sei corridori sono finiti fuori tempo massimo e non potranno dunque ripartire martedì, alla ripresa del Tour de France. Tra questi anche Arnaud Demare, il velocista della Groupama, insieme al suo scudiero Jacopo Guarnieri. Stessa sorte è toccata a Loic Vliegen, Bryan Coquard, Stefan de Bod e Anthony Delaplace. Si è invece salvato per pochi secondi Mark Cavendish, scortato da due compagni di squadra.