L’avventura di Davide Cassani alla guida della nazionale di Ciclismo potrebbe essere ormai agli sgoccioli. Il contratto del tecnico romagnolo scadrà il 30 settembre, subito dopo i Mondiali che sono in programma in Belgio, e la Federciclismo sembra intenzionata a cambiare strategia. Il nuovo Presidente federale Cordiano Dagnoni starebbe valutando l’opportunità di ingaggiare un tecnico a gettone, un DS di una squadra professionistica che possa ricoprire contemporaneamente il ruolo di CT per gli appuntamenti della nazionale, contando anche sul fresco ingresso di Roberto Amadio nel ruolo di Direttore generale.

Cassani lascia le Olimpiadi

Davide Cassani è arrivato alla guida della nazionale italiana di ciclismo nel 2014, succedendo a Paolo Bettini. Da allora ha guidato l’Italia in sette edizioni dei Mondiali e in due delle Olimpiadi, raccogliendo una medaglia d’argento con Matteo Trentin nella rassegna iridata di Yorkshire 2019, il titolo di Filippo Ganna a cronometro a Imola 2020 e il bronzo con lo stesso piemontese nella stagione precedente. Cassani si è tolto le maggiori soddisfazioni agli Europei, dove ha raccolto tre titoli consecutivi con Matteo Trentin, Elia Viviani e Giacomo Nizzolo.

La posizione del tecnico romagnolo si è fatta via via più importante all’interno della Federciclismo, assumendo il ruolo di Direttore Tecnico delle squadre nazionali oltre che di CT dei professionisti.

Il rinnovo delle cariche federali dello scorso inverno, che ha portato alla presidenza Cordiano Dagnoni, ha rimesso in discussione i quadri tecnici della lunga gestione di Renato Di Rocco.

Da tempo si parla di una possibile sostituzione di Cassani, il cui contratto scade il 30 settembre. Le voci che circolano nell’ambiente del ciclismo indicano il futuro dell’ex corridore romagnolo nell’organizzazione del Giro d’Italia.

Cassani potrebbe chiudere la sua avventura azzurra dopo un ultimo assalto ai Mondiali, per poi assumere un ruolo importante in RCS Sport. Intanto il CT azzurro ha concluso senza troppa gloria la sua seconda Olimpiade alla guida della nazionale, archiviata con il 14° posto di Bettiol nella gara in linea e il 5° di Ganna nella cronometro.

Cassani ha già lasciato Tokyo per tornare in Italia, una notizia che molti hanno interpretato come la prova definitiva della rottura tra il tecnico e la Federazione. Il Presidente Dagnoni si è però affrettato a chiarire che la partenza di Cassani con le Olimpiadi ancora in corso era stata già prevista da tempo e non è dovuta ai risultati deludenti delle corse degli azzurri.

Cassani: ‘Parlerò stasera quando torno’

Prendendo l’aereo che dal Giappone lo sta riportando in Italia, Davide Cassani è stato però un po’ sibillino sui motivi del suo rientro mentre le Olimpiadi sono appena a metà del suo programma. “Il motivo per il quale lascio Tokyo prima? Preferisco parlarne stasera quando torno” ha dichiarato il tecnico azzurro all’ANSA.

Nonostante le spiegazioni su questa partenza, il Presidente Dagnoni non ha potuto negare che il futuro di Cassani come CT è in fortissimo dubbio. “Conferme ora non gliene posso dare, comunque lui ha un contratto fino al 30 settembre che copre anche i Mondiali. È evidente che un presidente da poco eletto abbia il diritto di farsi la sua squadra” ha dichiarato Dagnoni, che per il futuro starebbe pensando ad un CT a gettone, un tecnico di una squadra di club che prenderebbe anche la guida della nazionale a Mondiali, Europei e Olimpiadi. I nomi che circolano sono quelli di Davide Bramati, stimato tecnico della Deceuninck Quickstep, e degli esperti Giuseppe Martinelli della Astana, e Roberto Damiani della Cofidis.