La campionessa Simone Biles ha sempre stupito il pubblico per le competenze dimostrate durante le competizioni di ginnastica artistica. Stupisce anche durante queste Olimpiadi per la rilevazione fatta in seguito, al suo improvviso ed inaspettato abbandono delle competizioni olimpiche. Il problema manifestato dall'americana prende il nome di twisties.

'Letteralmente non puoi distinguere l'alto dal basso' annuncia la ginnasta sulla sua pagina Instagram

La ginnastica americana, nelle ultime ore ha dichiarato su Instagram il nome della patologia che le impedisce di gareggiare.

Il nome della patologia è twisties. È uno slang americano, molto difficile da tradurre in italiano, che provoca una forte confusione psico-motoria nell'atleta, che si sente scollegato dal proprio corpo.

Il DT della nazionale femminile italiana, Enrico Casella, in una recente intervista rilasciata a Federginnastica, aveva accennato alla possibilità che Simone Biles potesse presentare questi sintomi, confermando la pericolosità di gareggiare in questo stato psicologico.

"Può capitare a tutte le ginnaste di entrare in confusione su alcuni schemi motori (..)" sono state le parole di Enrico Casella.

'Sento troppa pressione addosso' ammette Simone Biles

La campionessa americana, aveva mostrato delle insicurezze durante la qualifica, con qualche sbavatura di troppo, che raramente aveva commesso nelle sue performance.

Durante la finale a squadre, queste insicurezze si sono concretizzate in un ritiro dopo il volteggio e l'aggiunta della riserva Jordan Chiles alla squadra americana.

L' esercizio al volteggio della ginnastica americana, di soli 24 anni, secondo gli addetti al lavoro avrebbe potuto mettere in serio repentaglio l'incolumità dell'atleta che è riuscita ad atterrare in piedi, senza recare alcun danno fisico.

La squadra americana, priva del suo capitano è riuscita a classificarsi seconda, regalando il primo posto alla delegazione russa.

"Sento troppa pressione addosso (..)" afferma la Biles durante la conferenza stampa tenutasi dopo la gara. Nega probabili infortuni e ammette di soffrire di un disturbo psicologico che le impedisce di gareggiare.

In seguito a queste dichiarazioni, la campionessa ha deciso di ritirarsi anche dalla finale all-around femminile e dalle finali per attrezzo.

Molti sono stati i messaggi di supporto da parte dei colleghi, degli addetti ai lavori e dei fan alla ginnasta che ha portato a Tokyo 2021, un argomento spinoso come il benessere psicofisico, in atleti professionisti che si trovano spesso spiazzati dalla troppa pressione.