Dopo la delusione dei Giochi Olimpici di Tokyo 2020, prende forma la nuova nazionale italiana di ciclismo. A riferirlo è la Gazzetta dello Sport, secondo cui il Presidente della Federazione Maurizio Dagnoni avrebbe scelto di affidare la guida tecnica degli azzurri a Maurizio Fondriest. Quest'ultimo, 56 enne, da ciclista raggiunse dei grandissimi risultati, tra cui la vittoria della Milano-Sanremo nel 1993 oltre che il trionfo del titolo di campione del mondo nella prova in linea nel 1988. L'obiettivo della Federciclismo è quello di andare avanti con Fondriest almeno fino a Parigi 2024, cioè ai prossimi Giochi Olimpici.

Davide Cassani guiderà gli azzurri ai Mondiali e agli Europei, poi diventerà ambasciatore

Come rivela la Gazzetta, le scorse settimane sono state a dir poco turbolente per la nazionale guidata da Davide Cassani. Durante l'Olimpiade, infatti, Cassani è stato di fatto esautorato dalla Federazione, con la nomina a team manager di Roberto Amadio. Cassani, nel bel mezzo dei Giochi Olimpici, aveva anche fatto ritorno in Italia: segnale, secondo molti, della fine dell'intesa sportiva tra la Federazione e quello che è il ct dal 2014, quando venne scelto dall'allora Presidente Di Rocco.

Durante il prossimo mese di settembre, Cassani guiderà gli azzurri durante i Mondiali in Belgio e gli Europei a Trento.

Successivamente, scadrà il suo contratto: la cessazione è prevista per il 30 del prossimo mese. Cassani, comunque, non rimarrà senza ruolo: la Federazione, sfruttando anche la sua grande popolarità, lo nominerà ambasciatore dell'Italbici per i prossimi 3 anni.

Fondriest e Dagnoni: una conoscenza la cui origine risale a decenni fa

Le vite di Fondriest e Dagnoni sembrano essere collegate da un filo che, in un modo o nell'altro, li fa riunire sotto la maglia azzurra. L'esordio in nazionale del futuro commissario tecnico risale al 1984, quando si ritrova a dividere la stanza proprio con Dagnoni, che in gara gli tirava anche le volate.

I due, successivamente, si sarebbero persi di vista per incontrarsi nuovamente durante il servizio militare: entrambi, infatti, facevano parte della Compagnia atleti.

Ambedue hanno fatto carriera nel Ciclismo, seppur in ambiti differenti: Fondriest come atleta e poi come simbolo di un ciclismo mai sopra le righe, Dagnoni ha invece scalato le gerarchie della politica sportiva. Presto si ritroveranno a lavorare fianco a fianco: nei prossimi giorni i due si incontreranno per ufficializzare l'unione sportiva, con Fondriest che diventerà ufficialmente il nuovo allenatore a partire dal primo gennaio del 2022.

Nel team azzurro anche Gianni Bugno, che avrà il ruolo di capo-delegazione

Ma le novità in vista per l'Italia del ciclismo non sono ancora concluse.

La volontà della Federazione, infatti, è quella di inserire nel team che verrà anche il ruolo di capo-delegazione della nazionale. Questo sarà il simbolo della maglia azzurra, diventano una sorta di 'Vialli del ciclismo'. Dagnoni, per questa posizione, ha contattato Gianni Bugno, che dovrebbe dunque lavorare a stretto contatto con il futuro allenatore. Bugno e Fondriest sono stati grandissimi rivali sin dalle giovanili, per poi diventare grandi amici con il tempo. Oggi i due sono legatissimi, al punto da partecipare insieme anche ad alcuni camp estivi in bicicletta.