Dopo una sosta di sei settimane (la più lunga dal 1973, complice la seconda cancellazione consecutiva del Gran Premio di Finlandia al Kymi Ring causa Covid-19 che avrebbe dovuto svolgersi nel weekend del 9-11 Luglio) ritorna il Motomondiale con una doppia tappa sul tracciato austriaco del Red Bull Ring, che ospiterà i Gran Premi di Stiria (6-8 agosto) e Austria (13-15 agosto).
Riparte così la caccia al capoclassifica Fabio Quartararo (Yamaha), che guida la rassegna iridata con 156 punti e già vincitore di quattro Gran Premi in questa stagione, tra cui l’ultimo svoltosi ad Assen il 27 giugno scorso, nel quale trionfò davanti al già 'dimissionario' compagno di squadra Maverick Vinales e al Campione del Mondo in carica Joan Mir (Suzuki), ancora a secco di vittorie in questa stagione.
I ritorni di Cal Crutchlow e Dani Pedrosa
Complici i problemi al ginocchio sinistro di Franco Morbidelli (già operato e tutt’ora in riabilitazione), Cal Crutchlow farà il suo ritorno in classe regina dopo aver accettato il ruolo di collaudatore ufficiale in Yamaha al termine della stagione 2020. Non si è dovuto attendere molto per il ritorno in un weekend di gara del quasi trentaseienne di Coventry. Il suo ultimo Gran Premio risale, infatti, alla scorsa stagione quando terminò in tredicesima posizione il GP del Portogallo. Il britannico sarà così in sella alla Yamaha del Team Petronas per i prossimi tre weekend di gara (compreso il GP di Gran Bretagna a Silverstone il 29 agosto) e servirà da test a Valentino Rossi per verificare il suo stato di forma e velocità, il cui annuncio sul suo futuro è atteso nelle prossime settimane.
Quello di Cal Crutchlow non è il solo ritorno che ci attende al Red Bull Ring, perché anche Dani Pedrosa si appresta a calcare nuovamente la scena iridata. Così come il britannico della Yamaha, il tre volte Campione del Mondo (un titolo in 125 nel 2003, due in 250 nel 2004 e 2005) prenderà parte al Gran Premio di Stiria in qualità di wild card.
L’attuale collaudatore KTM non compete in un weekend iridato dal Gran Premio della Comunità Valenciana del 2018, quando terminò la gara in quinta posizione lasciando le redini della sua Honda Repsol a Jorge Lorenzo, ritiratosi poi l’anno successivo a causa di ripetuti infortuni. Tuttavia, il trentacinquenne di Sabadell ha continuato la sua strepitosa carriera elevando lo status della casa di Mattighofen (KTM, ndr) a top bike nella classe regina.
Cosa aspettarci dal doppio round austriaco
Il Gran Premio d’Austria è entrato nel Motomondiale nel 1971 fino al 1997, disputando venticinque edizioni al Salzburgring (dal 1971 al 1995) e due edizioni nel vecchio A1 Ring (1996 e 1997). Dopo uno iato di diciannove anni, il Gran Premio d’Austria è tornato a disputare una tappa iridata nel 2016 e da lì in poi si è dimostrato un fortino quasi esclusivamente Ducati, con cinque vittorie su sei gare disputate: tre vittorie per Andrea Dovizioso e una per Andrea Iannone e Jorge Lorenzo. L’unico Gran Premio di Stiria della storia ha visto trionfare lo scorso anno Miguel Oliveira (KTM) con un sorpasso all’ultima curva su Jack Miller e Pol Espargarò, decretando la prima vittoria in carriera del pilota portoghese.
A ragion veduta, la casa di Borgo Panigale (Ducati, ndr) parte favorita per la vittoria di tappa su KTM. Attenzione, però, alla mina vagante Marc Marquez, il quale, di recente, ha rilasciato un’intervista sul sito ufficiale della MotoGP dichiarandosi molto più in forma e in forze rispetto ad inizio stagione e pronto a battagliare per le primissime posizioni.