Quello che ha portato Mark Padun dal Team Bahrain Victorius alla EF Education Nippo è stato probabilmente l’ultimo grande colpo del ciclo mercato. Nonostante sia stato un ottimo protagonista dell’ultima stagione di ciclismo, il futuro del corridore ucraino è rimasto in discussione fino a pochi giorni fa, quando è stato annunciato il suo passaggio al team americano diretto da Jonathan Vaughters. Il manager della EF ha raccontato a Cyclingnews il lungo percorso che lo ha portato a concludere l’ingaggio di Padun, tra la rottura del contratto con il Team Bahrain, i test fisici e le indagini sui suoi trascorsi nelle categorie giovanili.

Vaughters: ‘Ha suscitato il nostro interesse, ma era sotto contratto’

Mark Padun si è messo in grande evidenza durante il Criterium del Delfinato, la corsa a tappe francese che si tiene in giugno e che precede il Tour. Il corridore ucraino del Team Bahrain ha vinto due tappe di montagna consecutive, una con una fuga da lontano e una staccando gli uomini di alta classifica. Le prestazioni super di Padun hanno suscitato curiosità e sospetti. Il giornale francese Le Parisien ha riportato delle accuse di alcuni membri di squadre avversarie, che hanno messo in dubbio la genuinità delle vittorie del corridore e l’operato del suo team.

Jonathan Vaughters, team manager della EF Education Nippo, è rimasto sbalordito e ammirato dalle prove di Padun ed ha cominciato a raccogliere più informazioni possibili sul suo conto.

“Il modo in cui ha vinto è stato semplicemente dominante. Nelle tappe in cui vogliamo andare in fuga, il nostro esperto Peter Schep prepara in anticipo dei modelli per valutare le possibilità di arrivare al traguardo e i vantaggi che servono ai piedi dell’ultima salita. Quel giorno Peter mi ha chiamato e mi ha detto che Padun aveva completamente rovinato i suoi modelli matematici perché era andato troppo forte in salita” ha raccontato Vaughters, che però non ha potuto intavolare una trattativa per ingaggiare il corridore.

“Ha suscitato il nostro interesse, ma aveva ancora un contratto con il Team Bahrain per il 2022, quindi non ci ho pensato molto” ha dichiarato il manager della EF.

‘Dati simili a Lemond’

Successivamente però Vaughters ha saputo della possibile rottura tra Mark Padun e il Team Bahrain. “Non andava d’accordo con la direzione della squadra e gli altri corridori” ha dichiarato Vaughters, che ha così contattato il corridore ucraino per chiedergli l’accesso ai suoi dati del passaporto biologico.

Padun ha acconsentito e il manager della EF ha potuto studiare i numeri del corridore, convincendosi dell’autenticità delle sue prestazioni.

Il manager americano ha poi incaricato il suo Ds Charly Wegelius di contattare i Ds che avevano seguito Padun durante la sua carriera giovanile. “Tutti avevano una stima incredibile per lui, tranne che per un aspetto: il ragazzo non sapeva mangiare bene e il suo peso rimbalzava su e giù” ha spiegato Vaughters, che ha quindi chiesto a Padun di sottoporsi a dei test.

Avendo ormai concluso la stagione agonistica, il corridore ucraino si è presentato con qualche chilo di troppo, ma i test hanno evidenziato dei risultati eccezionali. “Ha prodotto il risultato lordo più alto nel test del VO2 Max che io abbia mai visto in trent’anni di Ciclismo.

Ho sentito delle voci secondo cui Greg Lemond ha prodotto un livello simile di VO2 Max in alcuni punti della sua carriera, ma posso certamente dire che questo risultato lordo di Padun è stato molto più alto di qualsiasi altro cosa io abbia incontrato nella mia carriera di corridore e manager. È stato impressionante” ha raccontato Vaughters.

Il manager della EF è rimasto sbalordito anche perché al momento del test, che misura il volume di ossigeno massimo consumato durante la contrazione muscolare, Padun non era in buona forma fisica. “Al Delfinato era 66 o 67 chili, quando ha fatto il test era 76. Quando ho pensato al peso che aveva al Delfinato allora mi sono detto: ok, questo ragazzo ha un VO2 Max di oltre 90 con quel peso.

È davvero impressionante” ha ricordato il Team manager della EF, che è poi riuscito a concludere l’ingaggio di Mark Padun dopo la rescissione del contratto precedentemente sottoscritto da quest’ultimo con il Team Bahrain.