È sempre più il momento della Slovenia nel Ciclismo professionistico. Anche Matej Mohoric si è aggiunto alla festa del paese balcanico, portato al centro del ciclismo mondiale da Tadej Pogačar e Primoz Roglic, vincendo con un assolo negli ultimi quattro chilometri la Classicissima Milano – Sanremo. La corsa è stata animata dalla UAE, che sulla Cipressa ha frantumato il gruppo per preparare l’affondo di Pogačar, partito all’attacco sul Poggio a più riprese. Il vincitore del Tour non è però riuscito a scrollarsi tutti di dosso e ad approfittarne è stato il connazionale Matej Mohoric con una discesa da brividi che lo ha lanciato al successo.
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Milano – Sanremo, fuga a otto
La Milano – Sanremo ha spalancato il sipario sulle classiche monumento di questa primavera di ciclismo che si preannuncia più elettrizzante che mai, dopo le straordinarie prestazioni viste nelle scorse settimane.
La corsa è andata via tranquillamente nella fase iniziale e centrale, con una fuga di otto corridori: Gidich e Zakharov (Astana), Tonelli (Bardiani), Tagliani e Zurita (Drone Hopper), Rivi e Sevilla (Eolo) e Conca (Lotto Soudal).
La fuga ha guadagnato fino a sette minuti, con il gruppo tirato a lungo da Jos Van Emden per la Jumbo Visma, e con le altre squadre dei principali favoriti a presidiare le prime posizioni.
Dopo il Turchino, tornato nel percorso dopo tre anni, la corsa è arrivata in Riviera senza sussulti, continuando il lungo viaggio verso un intensissimo finale.
UAE in forcing sulla Cipressa
Anche la zona dei Capi non ha cambiato la situazione. La fuga ha cominciato a selezionarsi, mentre dal gruppo è rimasto staccato Tom Pidcock, una delle mine vaganti nei pronostici della vigilia.
La corsa si è fatta rovente nei chilometri di avvicinamento alla Cipressa, dove Peter Sagan è rimasto attardato per un problema meccanico. Al comando sono rimasti i soli Samuele Rivi e Alessandro Tonelli, davvero bravi a resistere più di quanto succedesse solitamente ai fuggitivi partiti ad inizio corsa. Ma è nel gruppo che la Sanremo si è accesa in maniera prepotente sulla salita verso Cipressa.
La UAE di Pogačar ha imposto un’accelerata violenta con Polanc e Formolo, costringendo alla resa tanti velocisti, tra cui Jakobsen, Kritoff e Philipsen, oltre a Ganna, e riducendo il gruppo ad una trentina di uomini.
Gli uomini di Tadej Pogačar hanno continuato la loro azione in discesa e nel piano verso il Poggio, impedendo qualsiasi rientro e preparando così il terreno per l’attacco del loro leader. All’imbocco del Poggio si è subito aperta la sfida finale. I bravissimi Rivi e Tonelli sono stati raggiunti e Pogačar ha piazzato il primo di una serie di tre scatti uno più violento dell’altro. Van Aert ha però risposto, ed anche Van der Poel, al debutto stagionale si è fatto trovare pronto. Il campione sloveno non è così riuscito a scrollarsi tutti di dosso, e ormai in vista dello scollinamento ha cercato di approfittare di un attacco a sorpresa di Kragh Andersen per lanciare un ultimo disperato tentativo.
Van Aert e Van der Poel sono però tornati sotto, con il resto del gruppetto poco più dietro alla spicciolata.
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Mohoric, una discesa da brividi
In un finale di emozioni palpitanti, la discesa ha cambiato ancora le carte in tavola. Matej Mohoric ha rimontato con traiettorie e curve da MotoGp. Lo sloveno del Team Bahrain si è portato al comando davanti a Pogačar, che ha perso qualche metro lasciando così al connazionale lo spazio per insistere da solo. Prendendosi un rischio dietro l’altro, Mohoric è riuscito ad aprire il distacco e negli ultimi due chilometri in piano verso il traguardo di Via Roma, gli inseguitori non hanno trovato la collaborazione per recuperare.
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Mohoric è così andato a consegnare l’ennesimo trionfo a questo incredibile periodo del ciclismo sloveno, mentre il sorprendente Anthony Turgis ha anticipato i campioni cogliendo un inatteso secondo posto. Mathieu Van der Poel, rientrato dopo quasi sei mesi come nulla fosse, ha vinto la volata per la terza piazza davanti a Matthews, Pogacar e Pedersen. L’Italia è scivolata fuori dalla top ten: il migliore dei nostri è stato Vincenzo Albanese, undicesimo.