La stagione ciclistica è iniziata da poco ma sembrano emergere già i primi problemi con la salute dei ciclisti. Negli ultimi due anni agonistici numerose corse e team hanno dovuto fare i conti con la pandemia da Covid-19, costringendo tutti a destreggiarsi tra tamponi, quarantena preventiva e tracciamenti.

Negli ultimi giorni le squadre hanno affrontato due corse molto importanti: la Parigi-Nizza e la Tirreno-Adriatico. Diversi corridori, però, hanno dovuto dare forfait a causa di problemi fisici, legati a sintomi influenzali che però nulla sembrano avere a che fare con il coronavirus .

Nella corsa francese ben 18 i ciclisti ritirati prima della quinta tappa

Diversi ciclisti che erano iscritti regolarmente alle due corse, infatti, hanno manifestato dei sintomi influenzali come brividi di freddo e febbre. Inoltre, qualcuno ha accusato anche problemi fisici come la sinusite o la bronchite. Con questa sintomatologia, dunque, è molto difficile (quasi impossibile) per i ciclisti prendere parte alle corse. Come da protocollo, tutti i ciclisti che hanno lamentato tali problematiche sono stati regolarmente sottoposti al tampone per verificare la positività o meno del Covid-19. Tutti i test, però, hanno dato esito negativo.

I numeri delle definizioni, comunque, sono decisamente importanti, specie nella Parigi-Nizza.

Nella corsa in terra francese, infatti, sono ben 18 i corridori che hanno dato forfait prima dell'inizio della quinta tappa. Di questi, almeno 13 hanno manifestato i problemi di salute. Situazione ben più leggera per la Tirreno-Adriatico, dove però sia Peter Sagan che Ruben Guerriero hanno accusato dei sintomi para-influenzali.

Jonathan Vaughters, direttore generale della EF, ha individuato la causa delle defezioni nella 'buona vecchia influenza'

A confermare l'alto tasso di defezioni sono i team stessi. Tra i primi a parlare di questa situazione è stato Jonathan Vaughters , direttore generale della EF Education che alla Parigi-Nizza ha avuto tre defezioni.

Il dirigente, in particolare, ha sottolineato come questa ondata di defezioni sia causata dalla "buona vecchia influenza".

Il team che ha subito il numero maggiore di defezioni è stata però la Israel-Premier Tech, che alla Parigi-Nizza ha dovuto far fronte a ben sei ciclisti ritirati: Rudy Barbier, Mads Wurtz Schmidt, James Piccoli, Carl Fredrik Hagen, Tom Van Asbroeck e Guillaume Boivin.

Il team ha comunicato che Hagen e Piccoli hanno manifestato "sintomi virali", mentre Van Asbroeck presenta una "infiammazione respiratoria". Tutti e tre, comunque, sono sempre risultati negativi al Covid-19 ma nonostante questo si sono prontamente messi in isolamento.