Continua a tenere banco la salute di Sonny Colbrelli. Il ciclista, campione italiano ed europeo in carica, lo scorso lunedì 21 marzo ha partecipato alla prima tappa del Giro di Catalogna, conclusa in seconda posizione dopo uno sprint. Subito dopo il traguardo, Colbrelli è però collassato a terra, in preda a un arresto cardiorespiratorio. Fortunatamente, anche grazie alla bravura dei medici presenti, il ciclista ha ripreso conoscenza e si trova, ad ora, ricoverato in Spagna.
'Sono vivo per miracolo'
Sonny Colbrelli, sin dalle prime ore del ricovero, è stato sottoposto a una serie di analisi ed accertamenti atti a identificare la causa del suo malore.
Al momento, però, nessun esame avrebbe trovato dei problemi e, per questo, i medici continuano ad indagare.
Al momento, Colbrelli può già dirsi felice per essere vivo, come da lui stesso riconosciuto: "Sono vivo per miracolo". Il ciclista, subito dopo il collasso, non presentava battito ed è stato salvato grazie a un massaggio cardiaco e all'utilizzo del defibrillatore.
Nella giornata di mercoledì 23 marzo, Colbrelli è stato raggiunto in ospedale dalla propria famiglia che, non appena saputa la notizia, ha subito lasciato l'Italia per raggiungere il loro caro. Quest'ultimo, raggiunto telefonicamente dalla Gazzetta dello Sport, ha fatto sapere di avere la mente già proiettata sul suo ritorno in bici.
Senza nascondere, comunque, la sua preoccupazione: "Serve un altro miracolo per tornare in bici".
Risposte sul malore di Colbrelli potrebbero arrivare dal tracciato del defibrillatore
Al momento, il futuro di Colbrelli è decisamente una incognita, e non solo per il proseguo della stagione. Difficile, ad ora, dire se e quando il ciclista potrà tornare a gareggiare.
Tutto dipenderà da quello che gli esami evidenzieranno, e questo lo sa bene lo stesso Colbrelli, che a tal proposito ha commentato: "Valuteremo giorno per giorno".
Una prima importante risposta su ciò che ha portato al malore di Colbrelli potrebbe però arrivare nelle prossime ore. Ramon Brugada, primario che segue Colbrelli, e Daniel Zaccaria (medico della Bahrain) potranno finalmente analizzare il tracciato del defibrillatore usato sul ciclista.
A causa della burocrazia, infatti, il file del tracciato era finito a Valencia, sede originale della macchina portata in gara. Attraverso il tracciato del defibrillatore, infatti, i medici potranno capire meglio la gravità e la tipologia dell'aritmia che ha colpito il corridore lo scorso lunedì. Inoltre, il corridore è stato sottoposto anche a una risonanza magnetica, il cui esito potrebbe dire molto sulle cause che hanno portato il ciclista ad avere l'arresto cardiorespiratorio.