La Parigi – Nizza ha cambiato decisamente scenario con la quinta tappa. Dopo volate e cronometro sono entrate in scena le prime salite con la frazione di Saint Sauveur de Montagut, disegnata su un percorso tutto su e giù che fa da preludio a quello che accadrà nei prossimi giorni che prevedono difficoltà altimetriche in crescendo. La corsa è andata ad una fuga da lontano che ha premiato il coraggio e la forza di Brandon McNulty. L’americano della UAE ha lasciato i compagni d’avventura ad una quarantina di chilometri dall’arrivo, andando a vincere dopo una bella cavalcata solitaria, ma la corsa ha riservato emozioni e sorprese anche tra gli uomini di classifica.
🇺🇸@BrandonMcNult of 🇦🇪@TeamEmiratesUAE wins stage 5 of 🇫🇷@ParisNice #ParisNice (📺@teledeporte) pic.twitter.com/t238ZddoNX
— World Cycling Stats (@wcsbike) March 10, 2022
Parigi – Nizza, fuga a dieci
L’avvio della quinta tappa della Parigi – Nizza è stato molto intenso. Il percorso di media montagna dava grandi possibilità di riuscita ad una fuga da lontano e così sono stati in tanti a provarci nelle fasi iniziali della corsa. Dopo diversi attacchi annullati, è riuscita ad evadere una fuga con dieci corridori: Ruben Fernandez (Cofidis), Laurent Pichon (Arkéa-Samsic), Valentin Madouas (Groupama-FDJ), Brandon McNulty (UAE Team Emirates), Michael Morkov (Quick-Step Alpha Vinyl), Matteo Jorgenson (Movistar), Harm Vanhoucke (Lotto Soudal), Owain Doull (EF Education-EasyPost), Anthony Turgis (TotalEnergies) e Franck Bonnamour (B&B Hotels-KTM).
La corsa si è di fatto divisa in due, con gli uomini in fuga a contendersi la tappa e più dietro i big della classifica generale in attesa del finale. La situazione si è assestata fino all’imbocco del Col de la Mure, ad una quarantina di chilometri dall’arrivo, dove McNulty ha attaccato con decisione staccando subito in maniera netta i compagni di fuga.
Roglic resta da solo
Il col de la Mure ha scoperto un’imprevista debolezza della Jumbo Visma di Primoz Roglic. Dopo aver dominato nelle prime tappe, la squadra olandese ha mostrato di non essere così inattaccabile in salita. Van Aert si è staccato in questa fase della corsa, e Roglic è rimasto con il solo Rohan Dennis a 40 km dall’arrivo. L’australiano ha svolto un ottimo lavoro, ma sull’ultima salita, a Saint Vincent de Durfort, Roglic si è trovato tutto solo ed è stato attaccato da più parti.
La Ineos ha cercato di approfittare della situazione forzando l’andatura con Adam Yates per poi lanciare Dani Martinez, ed anche Vlasov ha colto l’occasione per attaccare. Roglic è però intervenuto di persona per chiudere su tutti gli attaccanti, dimostrando di essere ancora in grande forma a dispetto della prestazione opaca della sua squadra.
Lo sloveno ha rimesso le cose a posto raggruppando gli uomini di classifica con una progressione, e dopo lo scollinamento la situazione si è calmata.
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Intanto Brandon McNulty ha concluso da trionfatore la sua bella azione solitaria, andando a centrare la terza vittoria personale in questo avvio di stagione.
A quasi due minuti Bonnamour e Jorgenson hanno conquistato le altre posizioni da podio, mentre il gruppo degli uomini di alta classifica è arrivato con oltre cinque minuti di distacco.
La generale vede ora Primoz Roglic in giallo con 39’’ su Simon Yates e 41’’ su Latour.