Il palpitante finale del Giro delle Fiandre di domenica scorsa continua a far parlare nel mondo del Ciclismo. La classica fiamminga si è decisa con uno sprint rocambolesco, iniziato con Mathieu Van der Poel e Tadej Pogačar, e finito con il rientro di Dylan Van Baarle e Valentin Madouas, che hanno scombinato i piani del campione sloveno. Pogačar si è infatti trovato ingabbiato dietro ai due nuovi arrivati e non è più riuscito a contendere la vittoria a Van der Poel, che ha firmato così il suo secondo successo al Giro delle Fiandre.
Fiandre, la reazione di Pogačar
L’epilogo del Giro delle Fiandre ha lasciato amarezza e rabbia a Tadej Pogačar. Al termine della classica di domenica scorsa, il campione sloveno si è lasciato andare ad uno sfogo molto plateale e davvero inedito per lui, solitamente sempre sereno e sorridente anche nei momenti di maggior stress. Appena tagliato il traguardo, il corridore della UAE Emirates ha avuto uno scontro verbale con Dylan Van Baarle.
Pogačar ha mandato a quel paese il corridore olandese della Ineos, ritenendolo evidentemente responsabile di quanto accaduto nel finale di corsa, quando i due inseguitori sono rientrati sui battistrada che procedevano al rallentatore. Dopo essere venuta meno la collaborazione di Pogačar, Van der Poel ha infatti diminuito l’andatura, permettendo a Van Baarle e Madouas di avvicinarsi pericolosamente e di rientrare proprio nel momento in cui è stata lanciata la volata.
Così, mentre Van der Poel ha potuto sprintare liberamente, grazie a questo abile gioco tattico, lo sloveno si è trovato la strada ostruita dai due nuovi arrivati. Pogačar ha toccato Van Baarle con una mano per cercare di farsi spazio, ma l’olandese ha legittimamente proseguito nella sua volata concludendo al secondo posto tra le rimostranze del campione sloveno.
Van Baarle: ‘Non erano congratulazioni’
Tre giorni dopo la corsa sono emerse delle nuove immagini che testimoniano quando avvenuto subito dopo il traguardo. Pogačar, attorniato da diverse persone dello staff della UAE Emirates, tra cui il manager Mauro Gianetti e l’addetto stampa Andrea Agostini, ha protestato in maniera colorita contro Van Baarle, rivolgendogli qualche parola poco elegante.
“No, non erano congratulazioni quelle di Pogačar, questo è certo” ha commentato Van Baarle in un’intervista post – Fiandre. “Ho fatto il mio sprint e non c’era posto per lui. Questo fa parte del ciclismo” ha aggiunto il corridore della Ineos, che ha concluso il Giro delle Fiandre al secondo posto.
Dopo qualche decina di minuti, il due volte vincitore del Tour de France è pero ricomparso davanti alle telecamere, e a mente fredda ha voluto scagionare gli altri corridori per quanto avvenuto nel finale. “Ero deluso per non aver potuto fare il mio sprint. Sono rimasto chiuso, ma questo è il ciclismo. Non do la colpa a nessuno, poteva sembrare così, ma ero frustrato perché non avevo potuto fare il mio meglio negli ultimi cento metri” ha commentato Pogačar chiudendo di fatto l’episodio.