Nel corso del programma Sport2Day-Speciale Ciclismo, a cura di Sport2U, è stato intervistato il ciclista italiano 34enne Andrea Pasqualon che milita tra le fila dell'Intermarche-Wanty-Gobert Matèriaux. L'italiano ha ora in programma quattro settimane di altura in Andorra per cercare di preparare al meglio il Tour de France. Le prime due settimane le passerà in solitaria, mentre le restanti due le passerà con la sua squadra per provare qualche lavoro specifico in volata e forse anche in salita.

Pasqualon: 'La Parigi-Roubaix è stata dura, ma ho ottenuto un buon risultato'

Il ciclista 34enne originario di Bassano del Grappa ha commentato il suo esordio alla Parigi-Roubaix dicendo: 'La Parigi-Roubaix è stata diversa dall’edizione dello scorso anno, è stata dura. Il risultato deve soddisfarmi, è stata la mia prima partecipazione e arrivare nel gruppo in cui ci sono tutti corridori di un certo calibro è un buon risultato. L’unico rammarico è l’aver preso un buco in cui non sono riuscito a rimanere alla ruota dei primi dieci, ma è un errore di inesperienza. Il prossimo anno andrò con un’altra grinta e un’altra testa. Andrà meglio. Sapevo di poter rimanere nel gruppo dei buoni. La Foresta di Arenberg da fuori non sembrava così tosta, quando poi ci sei dentro realizzi che si tratta di un tratto davvero difficile per la sua lunghezza.

Entri in leggera discesa per poi essere su un falso piano fino all’uscita. La fine non arriva mai e tutti finiscono la benzina; prenderlo stando in prima posizione deve essere durissima".

Andrea Pasqualon ha concluso la Parigi-Roubaix al 19esimo posto, giungendo al traguardo a 4'47'' dal vincitore della classica, Dylan Van Baarle.

Pasqualon: 'Le classiche vanno fatte ad aprile e non a ottobre'

Negli ultimi giorni si è diffusa la notizia di un possibile spostamento delle Classiche da aprile a ottobre. Pasqualon ha espresso la sua posizione riguardante questa ipotesi affermando: “Io sono contrarissimo alla proposta di spostare le Classiche in autunno, sono state battezzate come le corse della settimana Santa e bisogna dare la possibilità alla gente di seguirle in un giorno di festa“.

Al termine dell'intervista il ciclista 34enne ha voluto mandare un messaggio anche ai giovani: "Crederci sempre e mai arrendersi.

Io ho affrontato un momento difficile, ma non ho mai mollato e non ho mai tralasciato il desiderio di essere in una grande squadra. A volte le annate storte arrivano, ma bisogna sempre guardare avanti e credere nelle proprie potenzialità. A fine stagione sarò felice se sarò a via del Mondiale. Penso sarà un percorso soprattutto per corridori da Classiche e non è escluso che io possa esserci".