Tutto come da pronostico nel campionato del mondo dei pesi massimi che vedeva Tyson Fury difendere il suo titolo Wbc dall'assalto di Dillian Whyte. Secondo gli addetti ai lavori, lo sfidante avrebbe avuto bisogno di un 'miracolo sportivo' per strappare la cintura al connazionale, ma contro il pugile che ha costretto un guerriero dalla forza di Deontay Wilder a cedergli la corona forse serve qualcosa in più di un 'semplice' miracolo. Morale della favola, Fury ha vinto facilmente per ko alla sesta ripresa contro un avversario mai capace di impensierirlo e letteralmente in balia della sua maggiore tecnica e prestanza fisica.

L'unica cosa spettacolare di una serata comunque storica per la Boxe britannica è la cornice dello stadio di Wembley con oltre novantamila persone ad assistere alla riunione organizzata da Top Rank e Queensberry Promotions. Fury, stando alle sue ultime rivelazioni, potrebbe aver disputato l'ultimo combattimento della sua carriera e si ritirerebbe pertanto da imbattuto, ma è più probabile che attenda sviluppi dal rematch tra Oleksandr Usyk e Anthony Joshua, ancora da fissare, valido per le altre quattro cinture della divisione regina, per comprendere se e quando potrà combattere per l'indiscusso.

La parata di 'King Tyson'

Lo sfidante è il primo a fare il proprio ingresso sul quadrato, per Dillian Whyte è la grande chance della carriera che tante volte ha reclamato a gran voce, il suo personale prima di questo combattimento è di 28 vittorie di cui 19 prima del limite e 2 sconfitte con Anthony Joshua e Alexander Povetkin.

Poi è la volta di Tyson Fury che torna a combattere nel Regno Unito a quasi quattro anni di distanza dal match vinto ai punti contro Francesco Pianeta a Belfast nell'estate del 2018. Il personale del campione del mondo, ancora imbattuto, è di 31 vittorie di cui 22 per ko e un pari nel primo match contro Deontay Wilder. La parata del 'Gypsy King' è degna della sua fama di consumato showman, per lui c'è anche il trono su cui si siede comodamente, non è la prima volta che legittima con questa passerella il suo 'status' di re della divisione dei pesi massimi.

Match a senso unico

Il primo round è abbastanza interlocutorio anche se il campione del mondo riesce ad aggiudicarselo grazie ad un paio di colpi andati a segno con il destro. Fury sfrutta il maggiore allungo lavorando l'avversario dalla lunga distanza, nel secondo round va a segno con una buona sequenza ma Whyte sembra tenere botta senza problemi e, anzi, riesce ad assestare un bel colpo al fianco del campione, la ripresa si chiude con un doppio jab di Fury che raggiunge il bersaglio.

Il 'Gypsy King' continua a condurre le danze anche nella terza ripresa con una bella combinazione che disorienta l'avversario, Whyte risponde con un paio di colpi che vanno però a vuoto, Fury lo punzecchia con il jab e tanto basta per vincere anche questo round. Il quarto inizia con uno spettacolare colpo del campione del mondo che fa barcollare Whyte, sale la tensione tra i due con lo sfidante che spintona l'avversario ma sembra non avere molte armi dalla sua parte. Fury va ancora a segno con il jab con Whyte che cerca con scarso successo di replicare al corpo, segue un doppio colpo e qualche parola di troppo da parte del campione che non rinuncia mai al suo 'ruolo' di provocatore, l'arbitro in questa fase fatica a dividere i due pugili, il match si fa convulso ma tutt'altro che bello, a ogni modo Fury mette un altro mattone nel suo ricco bottino di punti che lo vede avanti.

La musica non cambia nemmeno nella quinta ripresa in cui la boxe di Tyson Fury è sciolta, veloce ed efficace: prima un jab che coglie Whyte in pieno volto, poi una combinazione con lo sfidante che soffre la ben nota mobilità e il gioco di gambe del suo avversario, per il momento è come il gioco del gatto con il topo e in più, a fine round, Whyte appare decisamente provato nonostante non sia ancora trascorsa la metà del combattimento. All'inizio della sesta ripresa Dillian Whyte cerca disperatamente di cambiare l'inerzia dell'incontro, ma il suo destro va a vuoto e non è la prima volta. Lo sfidante sembra stanco e sfiduciato, Fury comprende che le sue 'lampadine' stanno iniziando a spegnersi e attacca, va a segno con un gancio destro letteralmente devastante per Whyte che va al tappeto, si rialza ma appare frastornato e nel momento in cui barcolla verso le corde l'arbitro decreta la fine del match.