Sono bastate sei tappe a Tadej Pogačar per prendere il comando della classifica generale del Tour de France. Dopo aver già impressionato nella frazione di ieri sul pavè, il campione della UAE Emirates ha firmato l’arrivo di Longwy, al termine di una corsa segnata dalla lunga fuga della maglia gialla Wout van Aert. Pogačar non si è scomposto per questa inattesa mossa della Jumbo Visma, ha sfruttato il lavoro dei compagni di squadra e nel finale ha avuto facilmente la meglio su Matthews, con un’altra dimostrazione di superiorità straordinaria.

Tadej Pogačar: 'Prime due ore pazzesche'

Al termine della corsa Tadej Pogačar ha parlato con grande naturalezza di questa ennesima vittoria, la stessa con cui sembra affrontare ogni difficoltà che la corsa gli propone. “Più vinco e più mi diverto. Sono contento della vittoria di tappa, qualsiasi cosa in più è un bonus” ha dichiarato il fuoriclasse sloveno riferendosi alla maglia gialla, che non era l’obiettivo principale di questa giornata.

La corsa gli ha però offerto questa occasione, visto il sorprendente atteggiamento tattico di Wout van Aert. Il campione belga ha infiammato la tappa fin dall’avvio, cercando con insistenza di lanciare una fuga. Dopo diverse decine di chilometri pedalati a 50 di media, van Aert è finalmente riuscito nel suo intento, guadagnando terreno in compagnia di Fuglsang e Simmons.

La rincorsa del gruppo non ha però lasciato scampo al corridore della Jumbo Visma, che nel finale è stato raggiunto e staccato, perdendo così la maglia gialla dopo questo sforzo prolungato e poco produttivo.

“Oggi è stata dura fin dall’inizio, le prime due ore sono state pazzesche. L’uomo più forte del gruppo era in fuga. Molti corridori lo hanno inseguito e anche la nostra squadra.

All’inizio pensavo che ce l’avrebbe fatta, ma il gruppo era comunque più forte” ha dichiarato Pogačar.

'Non è stato uno sprint puro'

Dopo la fine dell’avventura di van Aert, Tadej Pogačar ha chiesto ai compagni di squadra di pilotarlo in testa al gruppo sulla salitella finale verso il traguardo di Longwy, un’ascesa di circa un chilometro e mezzo.

“Mi sentivo bene, la squadra ha fatto un lavoro incredibile per mettermi in posizione” ha raccontato il capitano della UAE Emirates, che nel finale ha risposto al tentativo di Roglic per poi andare a vincere facilmente davanti a Matthews. Lo scatto decisivo di Pogačar ha destato grande impressione: nonostante la salita, lo sloveno ha piazzato un’accelerata a 49 chilometri orari. Negli ultimi 420 metri della corsa, tutti in salita, Pogačar ha stabilito il nuovo record di scalata con 32’, togliendolo a Benoot, che lo aveva stabilito nel 2017 con 36’’.

“Non è stato uno sprint puro, perché avevamo già fatto due salite molto forte subito prima. La salita finale è stata dura e frenetica, ma credo di aver avuto delle buone gambe. Non mi dispiace avere la maglia gialla già adesso” ha concluso il due volte vincitore del Tour de France.