Si chiudono con un altro trionfo azzurro i Mondiali di Ciclismo su pista di Saint Quentin en Yvelines, in Francia. Elia Viviani ha bissato la medaglia d'oro già vinta nella scorsa edizione nella gara a eliminazione, l'ultima del programma iridato. Il campione veronese ha corso da maestro, dominando il campo, nonostante qualche contatto che lo ha costretto anche a una sosta per cambiare bicicletta. Dopo lo scampato pericolo, Viviani ha sempre mantenuto le posizioni di testa fino a battere Ethan Vernon e Corbin Strong, che lo hanno accompagnato sul podio.

L'ultima giornata dei Mondiali ha regalato anche qualche amarezza al ciclismo azzurro, soprattutto nella madison maschile, in cui Michele Scartezzini e Simone Consonni si sono visti sfuggire la medaglia nelle ultime pedalate.

Viviani, ancora una medaglia d'oro

La quinta e ultima giornata dei Mondiali di ciclismo su pista di Saint Quentin en Yvelines ha portato la quarta medaglia d'oro nel carniere azzurro, che esce con solide certezze e un bilancio positivo da questa rassegna. Elia Viviani si è confermato il più forte nella gara a eliminazione, già vinta dal veronese sia ai Mondiali dello scorso anno che agli Europei di un paio di mesi fa.

Il campione azzurro, il faro della rinascita del ciclismo italiano su pista, ha corso con sicurezza, rimanendo sempre nelle posizioni di testa, ma è rimasto coinvolto ugualmente in diversi contatti. Nei giri iniziali, Viviani è stato colpito da un avversario alla ruota posteriore e si è dovuto fermare per cambiare bicicletta, approfittando della neutralizzazione imposta dalla caduta generata dal contatto.

Il campione della Ineos ha poi rischiato di cadere un paio di volte, ma è sfuggito con abilità e un pizzico di fortuna a questa serie di contatti ed è arrivato a giocarsi le medaglie con il britannico Ethan Vernon e il neozelandese Corbin Strong. Viviani ha gestito il finale con autorità, portando all'eliminazione Vernon e poi avendo facilmente ragione di Strong nel testa a testa che gli ha assegnato la medaglia d'oro.

Mondiali di ciclismo, Italia sette volte sul podio

L'Italia chiude così i Mondiali di ciclismo su pista con sette medaglie, quattro d'oro e tre d'argento. Hanno conquistato il titolo, oltre a Viviani, il quartetto dell'inseguimento femminile, Filippo Ganna nell'inseguimento e Martina Fidanza nello scratch. I tre argenti hanno portato la firma di Rachele Barbieri nell'eliminazione, di Jonathan Milan nell'inseguimento e del quartetto maschile dell'inseguimento.

In questa quinta e ultima giornata, la squadra azzurra ha sfiorato un'altra medaglia con Michele Scartezzini e Simone Consonni, impegnati nella madison.

Dopo una prima parte di gara guardinga, gli azzurri si sono lanciati all'attacco insieme alla Francia - dominatrice della prova - al Belgio e al Portogallo. Dopo un lungo braccio di ferro con il gruppo, il quartetto è riuscito a guadagnare il giro, operazione che ha riportato Scartezzini e Consonni in seconda posizione, dietro ai transalpini. L'ultimo sprint ha però rimescolato la situazione. In un finale di straordinaria intensità, Gran Bretagna e Belgio hanno attaccato nuovamente e la rimonta di Consonni non è bastata ad impedire il sorpasso nella classifica finale. La Francia è così andata a vincere la medaglia d'oro con 65 punti, con la Gran Bretagna argento a 47, il Belgio bronzo a 43 e gli azzurri al quarto posto con 41.

Silvia Zanardi ha invece concluso al sesto posto la corsa a punti vinta dalla britannica Neah Evans davanti alla danese Leth e all'americana Valente.