Il Masters 1000 di Indian Wells, per Jannik Sinner, è finito in semifinale contro un Carlos Alcaraz praticamente perfetto o quasi: c'è stato davvero poco da fare per l'azzurro di fronte allo spagnolo che ha dimostrato, ancora una volta, una solidità disarmante.

Sinner, comunque, ha giocato un match da Top Five e se continuerà su questa strada potrà togliersi ben presto altre soddisfazioni. È chiaro che i tifosi dell'altoatesino, sull'onda delle vittorie ottenute contro Stan Wawrinka e Taylor Fritz si attendevano la storica finale contro Medvedev ma l'impressione è che l'appuntamento sia solamente rimandato.

Sinner, prenditi la rivincita a Miami

Carlos Alcaraz, dopo il successo ottenuto contro Sinner, se la vedrà in finale con un altro giocatore che sta attraversando un fantistico periodo: Daniil Medvedev. Basti pensare che il russo ha infilato 19 successi consecutivi e giocherà la sua quarta finale di fila. Tra Alcaraz e Medvedev è logico aspettarsi un confronto durissimo. Se il murciano dovesse prevalere, tornerebbe numero 1, visto il forfait forzato di Novak Djokovic sia a Indian Wells che nel prossimo Masters 1000 di Miami.

'La differenza l'ha fatta il servizio'

A proposito di Miami, le premesse per vedere ancora una volta alla ribalta il tennis azzurro non mancano. Sinner, al termine del match contro Alcaraz, ritiene che la differenza l'abbia fatta il servizio, sul quale, come più volte ribadito, il tennista altoatesino sta lavorando in maniera particolare.

Nonostante la sconfitta, Sinner è ottimista per il futuro: pur consapevole che c'è ancora tanto da migliorare, Sinner si sente vicinissimo ai top players. Sul piano fisico, pensa che ci vorranno ancora due, forse tre anni per arrivare al massimo. In ogni caso, l'azzurro, al termine di questo torneo di Indian Wells sale al numero 11 delle classifiche, a soli 50 punti dallo statunitense Taylor Fritz: davvero un'inezia, 2775 a 2725.

Berrettini, Sonego e Musetti devono riscattarsi

Non c'è tempo per pensare a quanto accaduto ieri sera, perché il torneo di Miami è già alle porte, con cinque azzurri e cinque azzurre ai nastri di partenza. Il palcoscenico è quello dell'Hard Rock Stadium di Miami Gardens, in Florida, la casa della squadra di NFL, i Miami Dolphins.

Se da Sinner si aspettano conferme e un altro torneo da protagonista, ci si attende un riscatto soprattutto da Matteo Berrettini.

Purtroppo dal Challenger Phoenix sono arrivate brutte notizie: il tennista romano, infatti, ha ceduto nei quarti di finale contro il numero 132 al mondo, il russo Alexander Shevchenko (6-4, 3-6, 6-3). Anche per i due Lorenzo, Musetti e Sonego, Miami dovrà rappresentare una grande opportunità per tornare protagonisti.