Continua anche sul Grand Colombier la lenta, ma inesorabile rimonta di Tadej Pogačar su Jonas Vingegaard. La tredicesima tappa del Tour de France di ciclismo, nel giorno della festa nazionale del 14 luglio, ha portato il gruppo all'arrivo in salita del Grand Colombier, dove il fuoriclasse sloveno ha aspettato fino agli ultimi 5000 metri per poi piazzare una fiammata violentissima.
Vingegaard ha reagito, ma non è riuscito a tenere testa all'esplosività del rivale, ed ha dovuto cedere, tra distacco ed abbuono, altri otto secondi. Il duello non è però valso per il successo di tappa.
La UAE ha cercato di tenere in pugno la corsa, ma una folta fuga di venti corridori ha iniziato l'ultima salita con oltre tre minuti di vantaggio, e Michał Kwiatkowski ha sfoderato una prestazione da campione resistendo alla rincorsa e andando così a vincere la tappa.
Le classement général à l'issue de cette 13e étape ! Tadej Pogacar est à 9 secondes de Jonas Vingegaard avant un week-end dans les Alpes. Le podium continue de s'éloigner pour David Gaudu, 9e et premier Français. #TDF2023 pic.twitter.com/JxNHytqJOO
— Le Gruppetto (@LeGruppetto) July 14, 2023
Tour, fuga con diciannove corridori
Con la tredicesima tappa, il Tour de France è tornato sulle grandi montagne promettendo un nuovo round della grande sfida tra la maglia gialla Jonas Vingegaard e Tadej Pogačar, partito con appena 17'' di distacco in classifica generale.
Il percorso proponeva un chilometraggio limitato, neanche 140 km, con una prima parte veloce e gli ultimi 17 km di dura salita verso il Grand Colombier.
Nelle fasi iniziali si sono susseguiti gli scatti, da cui è scaturita una fuga di venti uomini, tra i quali anche Michał Kwiatkowski, Matej Mohoric, Alberto Bettiol, Kasper Asgreen e Luca Mozzato.
La UAE ha preso la testa del gruppo con il chiaro intento di portare Tadej Pogačar a potersi giocare la vittoria di tappa ed anche gli abbuoni, sempre importanti visto il distacco minimo da Vingegaard.
I fuggitivi hanno però impresso una buona andatura, arrivando ai piedi della salita finale con tre minuti e mezzo di vantaggio.
Il primo ad attaccare è stato Pacher, un'azione decisamente avventata che ha portato il francese a rimbalzare indietro. Van Gils, Tejada e Wright lo hanno sopravanzato, ma nella fase centrale della scalata è risalito con un passo molto convincente Michal Kwiatkowski. Il polacco ha gestito la salita con grande esperienza e la consueta classe, per portarsi da solo in testa e mantenere un vantaggio interessante sul gruppo.
Pogacar è a soli 9 secondi dalla maglia gialla
La UAE ha fatto lavorare Soler, Grosschartner e Majka in salita, ma non è riuscita ad imporre un ritmo così sostenuto da avvicinarsi davvero a Kwiatkowski, che si è avvicinato sempre di più al successo.
Solo negli ultimi due chilometri la UAE ha impresso un deciso cambio di ritmo, cambiando strategia e lanciando all'attacco Adam Yates.
Il britannico è stato subito seguito da Kuss, Vingegaard e Pogacar, con anche Pidcock che è apparso molto reattivo. Kwiatkowski ha completato la sua bella impresa andando a vincere la seconda tappa personale sulle strade del Tour de France. Solo negli ultimi 500 metri Pogačar ha rotto gli indugi con uno scatto violentissimo a cui Vingegaard ha ben risposto. Lo sloveno ha però insistito fino a costringere il rivale a perdere leggermente contatto. Pogačar ha così colto la terza piazza, dietro a Van Gils, con 4'' di abbuono e altri 4'' di distacco guadagnati su Vingegaard. Pidcock è andato molto forte, arrivando ad appena 13'' da Pogačar, con anche Hindley e i gemelli Yates subito dietro.
🏅Second Tour de France stage win for @kwiato, both from the breakaway! Relive the final KM ⤵️
🏅2ème victoire d'étape sur le Tour de France pour @kwiato, toutes deux depuis l'échappée ! Revivez le dernier KM ⤵️#TDF2023 pic.twitter.com/EgDSdpXbOm
— Tour de France™ (@LeTour) July 14, 2023
La classifica generale vede ora Jonas Vingegaard in giallo con Pogačar sempre più vicino.
Lo sloveno è a 9'' di distacco, alla vigilia di un'altra tappa di montagna dalle caratteristiche molto diverse. Domani la corsa affronterà una frazione di alta montagna con ben cinque Gpm, l'ultimo al Jouxe Plan, un percorso che potrebbe essere più congeniale a Vingegaard. Il danese e la sua Jumbo hanno corso oggi sulla difensiva, risparmiando corridori ed energie, un segno che potrebbe preannunciare una tattica più aggressiva per domani.
Al terzo posto Hindley consolida ancora il suo podio virtuale con 2'51'' di distacco, seguito da Rodriguez a 4'48''.
Nel dopo corsa, Pogacar ha spiegato che l'obiettivo era di vincere la tappa, ma che i fuggitivi sono andati troppo forte. "Ma è una buona giornata per noi, prendo questi otto secondi su Vingegaard. Ho fatto uno sprint molto lungo, è stata dura, ma ne valeva la pena" ha commentato il fuoriclasse sloveno.