"Ho dovuto spiegare dieci volte a Vingegaard che non voglio più lottare per la classifica generale. Prima non mi hanno creduto, poi alla fine l'hanno fatto", così Remco Evenpoel a margine della quindicesima tappa di ieri della Vuelta ha spiegato cosa successo nelle prime batutte di gara. La grande sfida alla Jumbo Visma, che si presentava come il tema dominante della Vuelta Espana, si è conclusa con un traumatico e inatteso crollo verticale per Remco Evenepoel. Nell'attesa tappa pirenaica di venerdì scorso con Aubisque, Spandelles e l'arrivo in vetta al Tourmalet, il campione della Soudal Quickstep ha vissuto la giornata più dura della sua carriera, staccandosi quasi subito dal gruppo dei migliori e concludendo la corsa a fatica, con ben 27 minuti di ritardo.
Andati in frantumi i sogni di riprendersi quella maglia rossa vinta un anno fa e dimostrarsi pronto alla sfida con i più forti specialisti dei grandi giri, Evenepoel ha però reagito con il piglio del campione vero.
Nella tappa successiva, il belga è partito subito all'attacco e ha conquistato la vittoria a Larra-Belagua. Anche ieri, nella quindicesima tappa, il Campione del Mondo a cronometro ha cercato con insistenza la fuga nelle fasi iniziali, ma stavolta la Jumbo Visma ha dato l'impressione di marcarlo in maniera più stretta per non permettergli di vincere nuovamente e riguadagnare minuti in classifica.
Evenepoel: 'Quelli della Jumbo mi contrastavano'
Nel dopo corsa Remco Evenepoel ha parlato di quanto successo nelle fasi iniziali della tappa, in cui i Jumbo hanno inseguito i primi tentativi di fuga in cui ha cercato di inserirsi.
"Mi contrastavano continuamente, perchè hanno paura che guadagni dei minuti. Ho dovuto spiegare dieci volte a Vingegaard che non voglio più lottare per la classifica generale. Prima non mi hanno creduto, poi alla fine l'hanno fatto" ha dichiarato Evenepoel.
Dopo alcuni tentativi di fuga andati a vuoto, il belga è riuscito infine a lanciare l'azione giusta insieme ad una quindicina di corridori.
Stavolta, però, il vincitore della scorsa Vuelta non è riuscito a fare la differenza come nella tappa precedente ed ha dovuto interpretare la corsa in maniera più difensiva.
Obiettivo sulle tappe asturiane
"L'obiettivo era correre per la tappa e conquistare qualche punto sui Gpm lungo il percorso, ma sentivo che le mie gambe erano ancora stanche da ieri”, ha raccontato Evenepoel.
“Sapevo che se ci fossero state delle accelerazioni nell'ultima salita, sarebbe stato difficile per me. C’erano troppi uomini freschi nella fuga che avrebbero potuto rendermi le cose difficili. Sono comunque andato abbastanza a fondo, anche se ero completamente esausto. Lodewijck mi ha gridato nell'auricolare di andare avanti, perché davanti stavano iniziando a studiarsi e rallentare. Ma non si può volere tutto, ne ho tratto il massimo" ha spiegato il corridore belga, che ha chiuso la tappa al quarto posto.
Remco Evenepoel ha spiegato che in quest'ultima settimana di Vuelta Espana adotterà una strategia interamente rivolta alle vittorie di tappa, non essendo interessato ad ottenere un piazzamento ai margini della top ten nella classifica generale.
“Martedì mi lascerò staccare definitivamente. Voglio perdere tanti minuti per poi andare in fuga tranquillamente nelle due difficili tappe successive”, ha raccontato il campione della Soudal Quickstep dando l'appuntamento alle due tappe di montagna nelle Asturie.