Molti dei 403 atleti azzurri che si apprestano a dare battaglia alle Olimpiadi di Parigi 2024 sono nati prima o poco dopo i giochi di Atene 2004. Ci saranno poco meno di 11.500 concorrenti ai giochi appena partiti in Francia, non sarà facile dunque spuntarla e andare a medaglia. Ma loro ci proveranno. Usando anche la forza e la spensieratezza che a volte solo la giovinezza può offrire.
Da Sofia Raffaelli a Benedetta Pilato, qualcuno dei giovani azzurri aspira ad una medaglia
Nella ginnastica ritmica Sofia Raffaelli, classe 2004 che a 15 anni ha vinto un argento ai mondiali juniores.
E ancora la ranista Bendetta Pilato, 2005, il lunghista Mattia Furlani, sempre 2005 che ha appena terminato le scuole superiori. Ma anche la fiorettista Martina Favaretto classe 2001 (già due medaglie del metallo più prezioso ai mondiali nel fioretto a squadre), la lunghista Larissa Iapichino e la judoka Assunta Scutto (2002, nel 2024 si è aggiudicata un secondo posto ai campionati mondiali nella categoria 48 kg), la nuotatrice Sara Curtis del 2006: sono solo alcuni dei giovanissimi azzurri che a Parigi 24 competeranno per podio, medaglie o semplicemente per dimostrare a se stessi che in un Olimpiade ci possono stare. E bene.
Qualcuno nonostante l’età ha già un curriculum importante, come Benedetta Pilato, che a 14 anni ha partecipato ad un Mondiale e che ad un Olimpiade c’è già stata, 3 anni fa a Tokyo.
Per lei già un oro mondiale ed uno europeo. Punterà ad una medaglia così come la 17enne Manila Esposito, che si esibirà in Francia nella ginnastica artistica dopo aver già centrato 4 medaglie d’oro agli Europei di categoria.
Il podio più giovane nella storia dei Giochi a Tokyo 2021
Negli anni i giochi a cinque cerchi stanno diventando sempre di più terra di giovani e giovanissimi protagonisti di risultati eccezionali.
E se a fare da cornice ad eventi del genere rimarranno per sempre atlete eterne le cui performance rimarranno nella storia, come quella della ginnasta rumena Nadia Comăneci che a Montreal 1976 prese un punteggio di 10 vincendo l’oro a 14 anni, il record di podio più giovane di sempre è stato registrato a Tokyo 2021.
A firmarlo nello skateboard la giapponese Momiji Nishiya, oro a 13 anni.
Gli stessi della seconda classificata, la brasiliana Rayssa Leal, mentre la giapponese Funa Nakayama, bronzo, di anni ne aveva 16. Poco più di 40 anni in tre, per l’esattezza 42. Sommando le età delle prime tre classificate, in nessuna disciplina di nessuno dei giochi dell’era moderna è stato mai registrato uno score ‘più basso’.
Il record di oro più giovane della storia spetta all’americana Marjorie Gestring
Momiji Nishiya ha compiuto 14 anni ad agosto 2021, poco dopo i giochi quindi, ma nonostante la giovanissima età il record della medaglia d’oro più giovane di sempre non è il suo e spetta ancora all’atleta USA Marjorie Gestring, che si aggiudicò il primo posto nei tuffi a Berlino 1936 all’età di 13 anni e 267 giorni.
Allargando il raggio prospettico a tutte le medaglie, c’è chi ha fatto ancora meglio e all’età di 11 anni conseguiva già il podio. A riuscirci è stato Dimitrios Loundras, ginnasta greco medaglia di bronzo ai Giochi di Atene 1896, impresa centrata a soli dieci anni e 218 giorni nelle parallele a squadra. Quella di Loundras rappresenta oggi la più giovane medaglia di sempre alle Olimpiadi moderne ma volendo allargare ancora di più la visuale d’osservazione ne esisterebbe una conquistata all'età di 7 anni. Anche se il condizionale è d’obbligo dato che non è mai stato del tutto accertato.
Al confine tra la storia e la leggenda è infatti la vicenda della squadra olandese di rematori che nelle Olimpiadi del 1900, sempre in Francia, avrebbe avuto un timoniere di soli 7 anni.
Esisterebbe persino una foto dei due rematori che vinsero la medaglia d’oro e che al momento della premiazione sarebbero stati in compagnia di un bambino la cui età non è mai stata accertata. Così come la sua effettiva partecipazione alla gara.