Dopo la folle giornata sugli sterrati di domenica scorsa, la cronometro di Pisa, decima tappa del Giro d'Italia, ha ristabilito gerarchie più logiche in classifica generale. La tappa è stata vinta da Daan Hoole, che ha superato gli altri specialisti, su tutti il favorito Joshua Tarling, prima che uno scroscio di pioggia cambiasse le carte in tavola, rendendo più insidiosa la prova degli uomini di classifica. Primož Roglič e Juan Ayuso hanno risposto alla grande, dimostrando condizione e personalità. Lo sloveno è stato il migliore e ha recuperato parte del distacco accumulato domenica scorsa, mentre Ayuso ha ristabilito le gerarchie interne all’UAE.
Del Toro ha difeso la sua maglia rosa, ma la sua prova ha chiarito chi sia il vero uomo su cui puntare da qui a fine Giro. Tra gli altri, è andato molto bene Simon Yates, che ha rimontato su Tiberi arrivando a un passo dalla zona podio.
🩷 🇲🇽 It wasn't the performance he expected, but @ISAACDELTOROx1 delivered just enough to keep his Maglia Rosa, under the torrential rain in Pisa#GirodItalia pic.twitter.com/nxZmBicOEJ
— Giro d'Italia (@giroditalia) May 20, 2025
Hoole vince il testa a testa con Tarling
Passato il giorno di riposo, il Giro d'Italia è ripartito con una delle tappe più attese, la cronometro di 28 km da Lucca a Pisa.
Il percorso si è rivelato veloce, se non per l'uscita e l'entrata nei centri storici di Lucca e Pisa, ma a tenere banco sono state soprattutto le condizioni meteo ballerine. Il previsto peggioramento è arrivato proprio con la partenza degli ultimi dieci della classifica generale, che hanno trovato uno scroscio di pioggia ad attenderli.
Gli specialisti, partiti presto, si sono potuti così giocare tra di loro la vittoria e le prime posizioni.
Joshua Tarling, vincitore a Tirana e favorito numero uno, è partito fortissimo, facendo immaginare un assolo incontrastato. Invece, dopo aver fatto segnare il miglior intertempo, il campione della Ineos ha avuto una flessione, mentre Daan Hoole è stato protagonista di una seconda parte in rimonta dirompente. Hoole ha così concluso in 32'30'', con 7'' su Tarling e 10'' su Hayter, e con il peggioramento del tempo ha potuto assistere serenamente alla parte finale della crono.
Del Toro difende la maglia rosa, ma Ayuso rimonta
Roglič è partito ancora con l'asciutto, ma dopo pochi minuti la pioggia ha costretto tutti gli altri uomini di classifica a un atteggiamento più prudente. Già dal primo intermedio si è delineata la sfida tra i due favoriti della vigilia alla vittoria finale, Roglič e Ayuso, con il sorpasso dello spagnolo al secondo stop cronometrico.
Il finale dello sloveno è stato però particolarmente incisivo. Noncurante della pioggia, delle cadute dei giorni scorsi e della ricognizione, Roglič ha aggredito la corsa con particolare coraggio e determinazione, chiudendo a 1'15'' da Hoole.
Ayuso ha pagato 1'34'', mentre la bella sorpresa della tappa è stato Simon Yates, a 1'43''. Il britannico ha fatto meglio di Antonio Tiberi, che puntava molto su questa tappa e ha concluso con 1'53'' di ritardo.
La maglia rosa Isaac Del Toro ha interpretato bene la sua crono, ma ha dimostrato di non avere ancora la solidità di Ayuso, che si è ripreso di forza la leadership della UAE messa in forse domenica scorsa. Del Toro ha chiuso a 2'22'', davanti agli scalatori come Ciccone, Carapaz e Bernal, tutti pesantemente attardati a 2'48'', 2'52'' e 2'58''.
Con questi risultati la classifica del Giro d'Italia si è ridisegnata con Del Toro ancora in rosa, ma con appena 25'' su Ayuso, mentre Tiberi ha difeso a fatica il podio da Simon Yates, rispettivamente a 1'01'' e 1'03''. Roglič è tornato a far paura, quinto a 1'18'', mentre Ciccone è scivolato all'ottavo posto.