Il mondo del ciclismo ha assistito all'ennesima esibizione di Tadej Pogačar nella settima tappa del Critérium del Delfinato, quella che ha portato al traguardo in salita di Valmeinier. Il campione del mondo ha replicato lo show già visto ieri a Combloux, staccando tutti non appena la strada ha cominciato a inerpicarsi sotto le ruote. La sfida diretta con Jonas Vingegaard, preludio allo spettacolo che tutti si aspettano al prossimo Tour de France, non c'è di fatto stata per la manifesta superiorità del fuoriclasse sloveno. Ala vigilia dell'ultima tappa del Delfinato, Tadej Pogačar guida la classifica generale con 1'01'' su Vingegaard, ma la dimostrazione di predominio dello sloveno è stata più netta di quanto dicano i numeri.
Lo stesso campione ha confermato nel dopo corsa di non aver spinto a tutta nella parte finale della salita, e ha anche lanciato una frecciata alla squadra del rivale. "La Visma voleva staccarmi in un tratto di discesa pericolosa e questo non mi è piaciuto, anche se questo è il ciclismo" ha dichiarato Pogačar nella rituale intervista al vincitore della corsa.
Pogačar: 'Non volevo esagerare'
Tadej Pogačar ha confermato l'impressione generale di una scalata in cui non ha spinto al massimo. "Jonas è stato molto forte oggi. Io non volevo esagerare" ha raccontato il campione dela mondo. "Era una giornata molto calda e la salita era lunga. Fortunatamente, avevo abbastanza vantaggio nell'ultimo chilometro per recuperare un po'" ha continuato Pogačar.
Il campione del mondo si è poi un po' lamentato per la condotta di gara della Visma. La squadra di Vingegaard ha alzato il ritmo sulla salita alla Croix de Fer, provocando una netta selezione in gruppo. "Credo che volessero staccarmi nella discesa della Croix de Fer, perché era un punto molto pericoloso" ha commentato la maglia gialla del Delfianto. "Non mi è piaciuto, ma questo è il ciclismo moderno" ha continuato Pogacar, che per qualche chilometro è rimasto isolato.
Grazie ad un rallentamento, alcuni corridori sono poi rientrati in gruppo, e tra questi anche Pavel Sivakov. "Quando Pavel è tornato, ha ripreso il controllo della corsa e tutto è tornato a posto. Sull'ultima salita, Pavel mi ha detto che non poteva resistere ancora a lungo.
Ha preparato il mio attacco e ci ho provato per non dover più rispondere agli altri attacchi" ha dichiarato Pogačar.
'Tadej è il più forte'
Jonas Vingegaard ha ammesso la superiorità di Pogačar, dicendosi comunque soddisfatto della sua prestazione. "Quando ha attaccato ho cercato di seguirlo, ma è stato subito chiaro che avrei dovuto rallentare", ha commentato Vingegaard nel dopo corsa. "Non sono riuscito a seguirlo, ma a dire il vero penso di aver fatto bene. Ho trovato il mio ritmo e non ho perso molto alla fine. Posso essere contento di come è andata. Vedo i miei valori ed erano molto buoni. Tadej è migliorato ancora e se lo merita", ha continuato il danese della Visma, che è convinto di poter crescere in vista della grande sfida del Tour de France.
"Spero di essere più forte al Tour di quanto lo sia ora. Ma al momento devo dire che Tadej è stato il più forte ieri e anche oggi. Congratulazioni a lui", ha concluso Vingegaard.