Il tennis è uno sport ultra competitivo, in pochi raggiungono fama e successo e ancor meno possono dire di aver portato a casa un titolo del Grande Slam. È proprio in quest'ottica che esperti e appassionati si chiedono: cosa sta succedendo a Daniil Medvedev? Il tennista russo sta vivendo una delle stagioni più difficili della sua carriera: non vince un titolo da oltre due anni e, nel 2025, ha raggiunto una sola finale nel torneo ATP 500 di Halle, Germania, che ha perso contro il kazako Alexander Bublik, attuale numero 27 al mondo.
Il lento declino di Daniil Medvedev
Daniil Medvedev è uno dei tennisti più forti della sua generazione: classe 1996, il russo è stato il numero uno al mondo per 16 settimane consecutive nel 2022, anno che ha chiuso al settimo posto; può vantare 20 titoli in bacheca e un montepremi totale di oltre 41 milioni di dollari, inoltre dal 2019 al 2024 ha sempre fatto parte della top 10 del ranking ATP. Si parla dunque di un atleta di altissimo livello, ma che nelle ultime due stagioni è andato via via spegnendosi e, in particolare quest'anno, non riesce più a esprimere il suo miglior tennis.
Come spesso accade ai tennisti, un infortunio è la causa di tutti i mali. Nel caso di Medvedev, uno "stress injury" alla spalla destra è stato il punto di svolta: come ammesso in un'intervista, il russo pativa un dolore non indifferente che gli impediva sia di allenarsi al meglio,che esprimere il suo gioco.
Daniil ha ammesso che spesso non poteva allenare il servizio (uno dei suoi punti di forza), sia per il dolore che la paura di aggravare il problema. Anche il rovescio da fondo campo ha perso incisività. Il trauma alla spalla è durato da metà 2023 a metà 2024.
Occorre capire che il calendario di professionisti al vertice del ranking ATP è alquanto fitto e dura quasi un anno intero. Il principale periodo di riposo comincia a dicembre e dura circa un mese. Tuttavia, quando un tennista patisce un problema fisico rilevante a metà stagione, questo può rivelarsi un dramma, poiché potrebbe compromettere il resto della stagione. Molti atleti scelgono dunque di tollerare il dolore e continuare a giocare mentre fanno fisioterapia, qualora non sia richiesto un intervento chirurgico.
Nel caso di Daniil Medvedev, l'infortunio (probabilmente un sovraccarico dell'articolazione) era serio e si è verificato proprio nel bel mezzo dell'anno: un vero incubo. Il giocatore ha dovuto sopportare in silenzio, mentre i risultati andavano via via peggiorando, sicché oltre allo stress fisico si è aggiunta anche la pressione mentale. La somma di questi fattori è ciò che ha pian piano rovinato la carriera del tennista.
A titolo d'esempio, anche Naomi Osaka, ex numero uno del circuito WTA, ha vissuto un periodo nero durato circa due anni, e solo di recente sembra essersi ripresa.
L'avvento di Sinner ed Alcaraz
Mentre Daniil Medvedev viveva le prime difficoltà, due stelle emergenti conquistavano la ribalta: l'altoatesino Jannik Sinner e lo spagnolo Carlos Alcaraz, attuali numero 1 e 2 al mondo.
A dirla tutta, sono stati proprio questi due a tagliare la strada del russo nei momenti clou delle passate stagioni. Nelle finali dell'ATP 1000 di Indian Wells del 2023 e 2024 e nelle semifinali di Wimbledon 2024 fu proprio Alcaraz a batterlo. Sinner, invece, gli ha soffiato i trofei degli ATP 500 di Beijing e Vienna nel 2023, e l'Australian Open del 2024.
In conclusione, il declino di Daniil Medvedev è da attribuirsi a un mix di infortuni, l'avvento della nuova generazione e le delusioni accumulate negli ultimi due anni (l'ultima vittoria risale all'ATP 1000 di Roma dell'otto maggio 2023).