Jannik Sinner non è un'atleta fragile, tuttavia sono numerosi i casi in cui ha dovuto abbandonare un match per problemi fisici. Dal 2020 a oggi (agosto 2025), si contano almeno 8 ritiri per infortunio. Il più recente è avvenuto durante la finale dell'ATP 1000 di Cincinnati con Carlos Alcaraz. In questo articolo, approfondiamo tutti gli infortuni che hanno rallentato la carriera del campione altoatesino, più un piccolo focus sul caso recente.
Gli infortuni di inizio carriera e il progressivo miglioramento fisico di Jannik Sinner
Il primo ritiro significativo arriva a Vienna, nel 2020, contro Andrey Rublev.
Dopo soli tre game, sul punteggio di 2-1 per il russo, Sinner è costretto ad abbandonare per una dolorosa vescica al piede destro, problema già accusato nei giorni precedenti e che, aggravandosi, gli impedì di proseguire.
Il 2022 è l’anno caratterizzato da più problematiche fisiche. A marzo, durante i quarti di finale del Masters 1000 di Miami, Jannik Sinner affronta Francisco Cerundolo. Dopo pochi giochi, con l’argentino avanti 4-1, è costretto a fermarsi per un nuovo episodio di vesciche al piede destro. Un problema apparentemente banale, ma che nel tennis può rendere impossibile muoversi con efficacia. Pochi mesi più tardi, al Roland Garros, ancora una volta contro Rublev, Jannik si ritira per un dolore al ginocchio che non gli consente di continuare.
La stagione si concluse con un ulteriore ritiro dalla semifinale del Sofia Open contro Holger Rune.
Il 2023 è un anno difficile, ma anche di svolta. Ad Halle, in Germania, si arrende ad Alexander Bublik per un guaio muscolare alla gamba sinistra. Pochi mesi dopo, al Masters 1000 di Parigi-Bercy, vive un’altra situazione particolare: dopo aver battuto McDonald in un match terminato alle due e mezza di notte, decide di non presentarsi al turno successivo. La motivazione ufficiale è legata a stanchezza estrema e necessità di recupero. Non fu un infortunio vero e proprio, ma un ritiro programmato per preservare le forze. Infine, c’è il famoso episodio del “post-puke Sinner”: nei quarti del China Open, durante un cambio campo, l’azzurro si avvicina a un bidone nel quale vomita.
Torna poi a giocare come se niente fosse e vince il match in 3 set. Molti fan ritengono questo episodio il punto di svolta della sua carriera, poiché da lì in poi la sua ascesa nel tennis mondiale è stata evidente.
Dal 2024 in poi, la sua resistenza fisica migliora sensibilmente, sebbene non manchino delle ricadute. Al Masters 1000 di Madrid, ad esempio, l'azzurro scelse di rinunciare al quarto di finale contro Felix Auger-Aliassime per un dolore all’anca destra e il timore di aggravare il disturbo.
L’episodio di Cincinnati e le ipotesi di 'contaminazione' della torta
Pochi giorni fa, Jannik Sinner si è ritirato dalla finale del Masters 1000 di Cincinnati dopo appena 23 minuti, sul 5-0 per lo spagnolo, a causa di febbre alta, sintomi influenzali e caldo eccessivo.
Quest’ultimo caso ha fatto alzare molte sopracciglia, poiché avvenuto in un momento di grande forma per il connazionale: aveva conquistato la finale senza perdere nemmeno un set. Alcune teorie 'complottiste' sostengono che la sua torta di compleanno o i dolci mangiati nell’occasione, fossero stati contaminati per fargli perdere il titolo a tavolino (era il campione in carica della competizione). Altri ipotizzano che il malore fosse finto, una scusa per risparmiare le forze in vista degli US Open.
In realtà, le cause più probabili sono: il calore estremo che lo ha debilitato al punto da impedirgli di giocare o una grave intolleranza alimentare che non gli è stata ancora diagnosticata. Quel che è certo, invece, è che la condizione fisica di Jannik Sinner è migliorata notevolmente nel corso degli ultimi due anni e che i problemi fisici patiti nella prima parte di carriera stanno diventando un lontano ricordo.