L’Italia ha vinto la sua quarta Coppa Davis, la terza consecutiva, dopo aver battuto in finale la Spagna.

Decisivo è stato il successo di Flavio Cobolli su Jaume Munar per 1/6, 7/6, 7/5, in una partita bella e sofferta che ha fatto onore alla finale di questo torneo che si gioca dall’anno 1900. Nel pomeriggio Matteo Berrettini aveva battuto Carreno Busta in due set (6/3, 6/4).

La partita decisiva

Cobolli - Munar è stato un bel match, anche grazie allo spagnolo che si è battuto come un leone.

Il primo set è stato un incubo per Cobolli e per tutti i tifosi italiani, con Munar che ha vinto i primi cinque game in meno di mezz’ora e si è aggiudicato il parziale per 6-1.

L’inerzia è rimasta dalla parte dello spagnolo anche all’inizio del secondo set, perché Cobolli ha ceduto subito il servizio. Sotto un set e un break, l'azzurro ha finalmente reagito e la partita è cambiata. Da quel momento è iniziata una battaglia ad armi pari. Cobolli ha restituito il break e ha cominciato a comandare col dritto ogni volta che Munar accorciava lo scambio o tirava una seconda palla lenta.

Ormai liberatosi mentalmente, Cobolli ha tenuto senza troppi problemi i suoi turni di servizio e ha costretto Munar a impegnarsi nei suoi per evitare il break. Sul 5-6 lo spagnolo ha servito per restare nel set e ha dovuto annullare tre setpoint, rimandando l’inevitabile.

Nel tie-break l'italiano è stato più sciolto e più deciso, e al terzo setpoint ha fatto esplodere il palazzetto mandando la partita al set decisivo.

Un set di tensione, speranze e sofferenza. Ogni punto un sospiro del pubblico o un urlo. Cobolli ha attaccato di più, ma Munar non ha mollato niente, e non ha concesso palle break. Fino al 5-5, quando ha mostrato i segni della pressione e ha ceduto il servizio.

Cobolli non ha avuto tempo di pensare, è andato subito a servire per il match. Non ha tremato neanche un po’, ha tenuto il servizio a zero e ha dato inizio alla festa.

Nessuno come l'Italia in Coppa Davis

L’Italia vince dunque la sua terza Coppa Davis consecutiva, la quarta in bacheca. Nessuno aveva mai vinto tre Davis di fila dal 1972, anno in cui è stata cambiata la formula. Fino ad allora, infatti, il campione in carica giocava solo la finale.

È un risultato incredibile per il tennis italiano, seppur sia difficile paragonare la Coppa Davis di oggi con quella che si giocava fino a pochi anni fa, tuttavia è ormai evidente non c’è paese tennisticamente più forte dell’Italia in questo momento. La Davis è stata meritata e dominata anche quest’anno, vincendo quarti, semifinali e finale per 2-0. Senza Sinner e Musetti, è stato Cobolli l’eroe insieme a Berrettini, che si è rifatto di una stagione deludente alzando questo trofeo da leader.

Cobolli, commosso a fine partita, ha detto: “Non so che dire, questo era il mio sogno. Siamo una squadra molto unita. Sono fiero di noi e di questo pubblico fantastico”. Quando torneranno Sinner e Musetti, sarà davvero difficile lasciarlo fuori.