La numero uno del tennis Aryna Sabalenka riaccende il dibattito sullo sport femminile: ospite in tv da Piers Morgan, definisce “complessa” l’apertura alle atlete transgender nei tornei WTA e invoca la tutela dell’equità competitiva.
Sport femminile, Sabalenka accende il dibattito: al centro la questione dell’equità
Il tema dell’equità nello sport torna al centro del dibattito internazionale dopo le dichiarazioni della numero uno del tennis mondiale, Aryna Sabalenka, che ha espresso forti perplessità sulla possibilità per le donne transgender di competere nei tornei del circuito femminile.
Intervenuta durante una trasmissione televisiva condotta da Piers Morgan, la tennista bielorussa ha spiegato di considerare la questione “estremamente complessa”, chiarendo di non nutrire alcuna ostilità verso le persone transgender, ma di ritenere che nello sport esista ancora un divario fisico significativo.
“Trovo semplicemente ingiusto che una donna debba affrontare giocatrici che sono biologicamente uomini – ha detto Sabalenka – Una donna lavora tutta la vita per superare i propri limiti, e all’improvviso è come se dovesse affrontare un uomo, qualcuno biologicamente molto più forte. Non sono d’accordo con questo genere di cose nello sport”. Secondo Sabalenka, dunque, il problema non riguarda l’identità di genere, ma la tutela del principio di parità nelle competizioni, in linea con posizioni già espresse in passato anche da Martina Navratilova.
Cosa prevedono oggi le regole della WTA
Attualmente la WTA consente alle donne transgender di partecipare ai tornei, ma solo rispettando criteri molto rigidi. Tra questi, il limite massimo di testosterone nel sangue fissato a 2,5 nanomoli per litro per almeno due anni consecutivi, oltre alla presentazione di una dichiarazione ufficiale sull’identità di genere. Di fatto, però, al momento nessuna atleta transgender ricopre ruoli di primo piano nel circuito professionistico.
Un tema che divide il mondo dello sport
Le parole di Sabalenka hanno immediatamente acceso il dibattito tra sostenitori dell’inclusione e chi ritiene prioritario preservare l’equilibrio competitivo nel settore femminile. Una spaccatura che non riguarda solo il tennis, ma che attraversa ormai molte discipline sportive a livello globale.
Intanto, la numero uno del ranking guarda ai prossimi impegni in campo: a fine dicembre, infatti, affronterà Nick Kyrgios a Dubai in un match-esibizione ribattezzato “La battaglia dei sessi”, evento che promette spettacolo e grande attenzione mediatica.