La dichiarazione dei redditi arriverà a casa, già precompilata, a partire dal prossimo 2015. E' questa la promessa fatta dal presidente del Consiglio, Matteo Renzi agli italiani che non dovranno, quindi, preoccuparsi, almeno teoricamente, di recarsi al Caf o dal commercialista per espletare questa pratica che si rinnova anno per anno. Quali sono le novità che dovremmo vedere a partire dal prossimo anno? Ci saranno vantaggi o svantaggi per i contribuenti? Vediamo.



Modello 730, le novità delle dichiarazioni precompilate dal 2015

L'idea sfiora l'utopia ma il presidente del Consiglio non scherza quando parla di dichiarazione dei redditi precompilata per lavoratori pubblici, pensionati e persino lavoratori dipendenti: in pratica, quasi tutti gli italiani registrati alla banca dati delle Agenzie delle Entrate.

Cosa conterrà il nuovo modulo della dichiarazione dei redditi? Naturalmente, quanto dovremo pagare all'Erario per le tasse relative all'anno in corso, ma la novità più interessante è quella che viene anticipata dal giornale della Confindustria che parla di una dichiarazione dei redditi che comprenderà persino le deduzioni e le detrazioni (spese sanitarie, previdenziali, assicurative, sconti mutui, ristrutturazioni, ecc).



Modello 730, le novità delle detrazioni e deduzioni già incluse

Cosa succederà a questo punto? Semplice, il destinatario si troverà di fronte ad un bivio e dovrà scegliere la strada che, secondo lui, sarà la più vantaggiosa. Il contribuente potrà ritenere valido il conteggio effettuato preventivamente a suo nome, avallandone così la validità ed ottenendo in cambio una sorta di “scudo fiscale” che lo proteggerà da eventuali errori: in pratica, basterà solo firmare la dichiarazione dei redditi precompilata ed accettarla così com'è.

Oppure il contribuente potrà scegliere di integrare (o di cambiare) i dati inseriti nella dichiarazione dei redditi precompilata, però, a suo 'rischio e pericolo', in quanto, in caso di errori, arriveranno inevitabilmente le sanzioni.

La cosa straordinaria, però, è pensare all'enorme afflusso di dati, per esempio, che le 18mila farmacie italiane dovranno inviare all'Agenzia delle Entrate e che serviranno per 'completare' le spese che ciascun contribuente potrà detrarre. Pensate che sia solo un sogno o possa divenire realtà?