Si sta complicando e non poco il capitolo connesso al pagamento della Tari 2014: la tassa sui rifiuti sta diventando un vero e proprio incubo soprattutto per i negozianti, sempre più adirati per un tributo che sta assumendo le sembianze di una vera e propria stangata. Le 'ribellioni'contro l'acconto Tari 2014 di settembre sono concentrate in diverse città, ma a spiccare su tutti gli altri sono i casi di Genova e Padova, dove l'erede della Tares sta mietendo vittime a raffica. Se i negozianti del comune ligure hanno minacciato di mettere a punto un sistema di smaltimento dei rifiuti alternativo a quello così tanto oneroso proposto dal Comune, quelli di Padova sono andati oltre arrivando a confessare di non essere nelle condizioni economiche di poter saldare l'acconto Tari 2014.

Il dato riferito ai mancati pagamenti nel padovano assume proporzioni imbarazzanti: di fatto un'azienda su due non ha potuto far fronte alla rata del 16 settembre, con la Tari 2014 arrivata complessivamente a costare oltre 8 milioni e 300mila euro per la sola seconda rata cui ne farà seguito un'altra entro novembre. Sondando i dati riferiti alla Tari 2014 nel padovano, si scopre in effetti che un fiorista o piccolo ristorante di 100 mq ha dovuto pagare acconti di oltre 3mila euro, ecco che anche qui inizia a prendere seriamente corpo l'ipotesi di un sistema di smaltimento dei rifiuti autogestito. A ben vedere, nel complesso, la Tari 2014 non risulta molto più onerosa della Tares, il problema sta nel lungo periodo, con la tassa sui rifiuti ad essere aumentata nel giro di pochi anni di oltre il 20%.

Cerchiamo adesso di riepilogare brevemente le modalità di calcolo della Tari 2014 nonché di fare il punto sul capitolo connesso alla scadenza.

Tari 2014, calcolo e scadenza

Partiamo subito col dire che il calcolo della Tari 2014 non è necessario: quanto meno non è necessario che lo effettuino i cittadini dato che ogni Comune reca l'obbligo di inviare il bollettino precompilato contenente l'acconto da dover saldare direttamente a casa dei contribuenti. Tra le altre cose il calcolo della Tari 2014 è piuttosto complesso: ogni Comune stabilisce una quota fissa a mq ed una variabile arrivando poi a considerare tre differenti parametri di riferimento: superficie calpestabile, dimensioni dell'immobile e numero di membri che lo abitano. Decisamente complesso anche il capitolo connesso alla scadenza della Tari 2014: la legge stabilisce solo l'obbligo di fissazione di due rate semestrali l'anno, ma le amministrazioni sono dotate di ampi margini di discrezionalità. In poche hanno optato solo per la duplice rata, più frequente la suddivisione in triplice o quadruplice rata (in questo caso fanno fede le delibere comunali che vi invitiamo a consultare con attenzione). Se desiderate rimanere aggiornati in tema di Tari 2014 e tasse sulla casa vi invitiamo a cliccare il tasto 'Segui' in alto a destra.