Tra incertezze sulle aliquote e possibilità di commettere errori nel calcolo e nel versamento, mancano meno di dieci giorni alla scadenza del pagamento della Tasi e dell’Imu 2015, fissata per il prossimo 16 dicembre. In tutto, circa 25 milioni di contribuenti proprietari di prime e di seconde case ed immobili, dovranno versare la seconda rata.

Comuni in ritardo con delibera: a Napoli, Trieste, Avellino, Matera, Verbania caos aliquote

Tuttavia, in 866 comuni italiani, tra i quali Napoli, Trieste, Avellino, Matera e Verbania, la delibera per la determinazione dell’aliquota Tasi e Imu dovuta è arrivata oltre la scadenza fissata per lo scorso 30 luglio.

Il Governo Renzi sta cercando una soluzione per disbrigare l’impasse politica ed amministrativa, ma secondo La Stampa di oggi, 7 dicembre, è possibile che i proprietari di immobili di questi comuni siano chiamati ad un versamento nel nuovo anno. Si tratterà, dunque, di un conguaglio che prenderà il nome dimini-Tasi e mini-Imu, in barba al funerale delle tasse sulla casa annunciato tempo fa dallo stesso Renzi per la fine del 2015.

Aliquote Imu e Tasi 2015, i consigli su come non commettere errori nei Comuni in ritardo

Al momento, infatti, i cittadini di questi comuni non sanno come versare il dovuto. Massimiliano Dona dell’Unione Nazionale dei Consumatori consiglia di attendere ad effettuare il pagamento in attesa di eventuali chiarimenti.

In ogni caso, è necessario chiamare, in prossimità del giorno fissato per la scadenza, l’ufficio tributi della località di residenza per chiedere informazioni sull’aliquota da utilizzare.

Insomma, è bene non fidarsi ciecamente di ciò che è riportato nei siti istituzionali dei comuni: in ogni modo è consigliabile fare una stampa dello stesso sito nella sezione delle informazioni sulla Tasi ed Imu, ma chiedere comunque maggiori informazioni all’ufficio tributi.

Inoltre, si può chiedere al proprio Comune il modello per fare il pagamento che dovrà essere messo a disposizione dei cittadini su richiesta, anche se non è stato inviato a casa. In ogni modo, la maggiore incombenza per i contribuenti è quella di informarsi su eventuali modifiche delle aliquote. E’ questa, infatti, che può causare i maggiori errori.