Per quel che riguarda il pagamento del canone Rai 2016resta alto il rischio che, nel prossimo mese di luglio, si assista ad un vero e proprio caos legato a questioni sulla residenza anagrafica. Questo perché, aspettando che in futuro venga costituita l'Anagrafe Nazionale della Popolazione Residente, è stato individuato l'anello debole per quel che riguarda il corretto incrocio dei dati. L'anello debole, come mette in evidenza l'Aduc, è rappresentato dai Comuni che ad oggi sono 'gli unici depositari delle liste anagrafiche aggiornate'. Questo perché, in teoria, le società elettriche sono in possesso dei dati sulla residenza dei clienti, ma ci sono anche molti cittadini che non hanno provveduto a comunicare al fornitore l'ultima variazione di residenza, così come da qui a luglio in tanti la cambieranno ed i dati dovranno essere aggiornati.

Quindi, riusciranno i Comuni ad inviare in tempo utile i dati aggiornati evitando così per il canone Rai 2016 delle richieste di pagamento illegittime? L'Aduc, Associazione per i Diritti degli Utenti e Consumatori, non vuole di certo fare processi alle intenzioni, ma in base alle esperienze del passato sulla questione sottolinea con una nota che da qui al mese di luglio del 2016 è altamente improbabile che, nell'arco di tre mesi, siano compiute tutte le operazioni affinché sul 'nuovo' canone Rai non ci siano problemi. Ricordiamo al riguardo, per chi ancora non lo sapesse, che da quest'anno la tassa di possesso del televisore si paga con la bolletta della luce e che per il 2016 l'importo da pagare è stato ridotto da 113,50 a 'soli' 100 euro.

Supponendo inoltre che i Comuni siano in grado di trasmettere in tempo i dati, i costi di tale operazione su chi ricadranno? A chiederselo è proprio l'Aduc nel prevedere che i costi saranno a carico della fiscalità generale con la conseguenza che ai cittadini il canone Rai,a conti fatti, andrà a costare di più rispetto ai 100 euro richiesti per mettersi in regola con la Tv o con i televisori presenti nella casa di residenza.