Ogni anno commercialisti, tributaristi, consulenti del lavoro ed esperti contabili sono costretti ad intraprendere una vera e propria corsa contro il tempo o, per meglio dire, contro le innumerevoli scadenze legate al versamento dei tributi e dei contributi e agli adempimenti fiscali in generale. La presentazione del modello 770 nello specifico è forse uno delle attività che più coinvolge e impegna i professionisti del settore i quali, al fine di garantire un'assistenza efficente ai propri clienti, tutti gli anni devono riorganizzare i propri impegni per riuscire a presentare tutte le certificazioni richieste ai sostituti d'imposta (loro assistiti) entro i termini stabiliti.

Quello che da sempre ha suscitato ed alimentato polemiche però in questo caso è non tanto la fissazione di una data di scadenza per la presentazione del sopra citato Modello 770, ma le proroghe e i rimandi (puntuali ogni anno) comunicati agli addetti ai lavori sempre all'ultimo minuto. Come infatti emerge da una lettera inviata dal Consiglio nazionale dei commercialisti a Ernesto Maria Ruffini (neodirettore dell’agenzia delle Entrate) ed al Viceministro dell'Economica Luigi Casero, la situazione del Fisco italiano è diventata insostenibile dato che "al moltiplicarsi degli adempimenti a carico dei contribuenti si è aggiunto il clima di permanente incertezza e di instabilità normativa" per cui, inevitabilmente, si deve trovare una soluzione.

Le richieste avanzate

Quello di cui Consiglio nazionale dei dottori commercialisti (CNDCEC) ed esperti contabili si sono fatti promotori questa volta è la necessità di rivedere il calendario delle scadenze legate agli adempimenti fiscali, facendo leva soprattutto su tre punti, considerati dagli stessi irrinunciabili, ovvero:

  • proroga al 30 settembre del termine di presentazione del modello 770;
  • fissazione dello stesso termine (16 ottobre) di scadenza per presentazione dichiarazione dei redditi e Irap;
  • spostamento al 31 ottobre per quanto riguarda l'invio delle comunicazioni dei dati delle fatture emesse e ricevute nel primo semestre dell'anno in corso.

Ad oggi sull'argomento pare che il Ministero dell'Economia e delle Finanze sia ben predisposto, soprattutto per quanto riguarda il rinvio delle presentazioni dei modelli 770 e di quelli relativi alla dichiarazione dei redditi (che di fatto non verrebbero rinviati al 30 settembre - che cade di sabato - ma al 2 ottobre, ovvero il lunedì immediatamente successivo).

Un intervento questo che, come spiega nella lettera il CNDCEC di fatto servirebbe solo a tamponare l'emergenza poichè, nell'ampio raggio, è necessario rivedere il sistema e riorganizzarlo a partire dal pacchetto proposte messe all'attenzione del viceministro che, per un concreto miglioramento del sistema, si spera non vengano ignorate completamente.