La bolletta ogni 28 giorni di vodafone, tim, wind Tre e Fastweb ha tenuto banco fra le notizie di cronaca per diverse settimane, dopo l'avvertimento da parte dell'Agcom. Quest'ultima, ovvero l'Autorità per le garanzie nelle comunicazioni, aveva minacciato infatti gli operatori telefonici appena menzionati di applicare una sere di sanzion per non aver rispettato alcuni punti fondamentali sulla fatturazione delle offerte regolata da ben delineati diritti che spettano ai consumatori, prontamente difesi dall'Agcom.
Bolletta ogni 28 giorni: arriva la stangata
Le varie Vodafone, Tim, Wind Tre e Fastweb erano infatti solite fatturare ai loro clienti a 28 giorni, non a 30 come previsto dalla norma dell'Authority. Dopo una serie di lamentale da parte dei consumatori, l'Agcom ha deciso di intervenire facendo arrivare ai dirigenti delle compagnie telefoniche una sorta di avviso invitandoli ad invertire la rotta e tornare alla fatturazione corretta in l'Italia: si ci riferisce sia alla fattura delle offerte su linea fissa che su quella mobile.
Stando alle notizie circolate nelle ultime ore, l'Agcom ha deciso di punire, secondo le sanzioni previste dalla legislatura, gli operatori Tim, Vodafone, Wind Tre e Fastweb.
Prima di rivelarvi gli importi della sanzione, c'è da precisare che la stessa Authority ha deciso di rafforzare la vigilanza per monitorare i cambiamenti accordati con gli operatori di telefonia, che devono adeguarsi onde evitare altri grattacapi con il Fisco.
Sanzione per Vodafone, Tim, Wind Tre e Fastweb
Con la fatturazione a 28 giorni non c'è da scherzare, visto che è intervenuto anche il Governo per riportarla ai classici 30 giorni, onde evitare che al consumatore alla fine dei conti venga fatta pagare una mensilità in più senza quasi accorgersene, almeno cosi accadeva sino a pochi mesi fa, 'costringendo' probabilmente molte compagnia ad ovviare la problematica cambiando, dunque aumentando, gran parte delle esistenti tariffe.
Vodafone, Tim, Wind Tre e Fastweb si son viste recapitare la sanzione massima prevista dalla Legge per la mancata osservanza della vigente delibera sul rinnovo delle offerte e la relativa fatturazione dei servizi, sia che si tratti di telefonia fissa che di fisso-mobile: tradotto in soldoni 1,16 milioni di euro da ciascun operatore saranno versate al Fisco nei prossimi mesi del 2018.
La sanzione per le bollette a 28 giorni sarà chiaramente pagata dagli operatori ma, come già annunciato sopra, è possibile che nel 2018 le compagnie telefoniche decidano di rifarsi da tale variazione di fatturazione (che di fatto portava ad incassare una mensilità in più per ciascun contratto) sui clienti, i quali potrebbero dover far fronte a promozioni meno convenienti rispetto a quelle sottoscritte in regime delle 4 settimane, vigenti prima della decisione di imporre una salata multa.