Molti in questo periodo sono alle prese con la compilazione del 730, sia chi adempie all'obbligo rivolgendosi ad un CAF o ad un commercialista o chi personalmente confermando e/o integrando il modello precompilato. Nell'articolo saranno presenti le istruzioni per compilarlo, le avvertenze per non commettere errori, le modalità per rinviarlo in caso ci si accorga di aver sbagliato.
Modello 730: come va compilato
Il 730 contiene anche una guida che offre indicazioni per la compilazione, che in caso di dubbi è bene consultare. Ma essendo possibile compilarlo di proprio pugno, e per questo difatti è stato creato, va detto che non è impossibile farlo da sé.
Per prima cosa esso è composto da varie sezioni e quadri, e per poterlo trasmettere direttamente è necessario possedere il Pin dell'Agenzia delle Entrate, anche dal software gratuito messo a disposizione sul sito ufficiale.
Nel frontespizio vanno inseriti i dati del dichiarante, e dei componenti della famiglia che sono a carico. Il quadro A serve per inserire i redditi dei terreni che possiede il dichiarante, e il quadro B quelli inerenti i fabbricati. Va inserita la rendita percepibile dal possesso di fabbricati, anche se si tratta della prima casa.
Dove inserire oneri, spese e pagamento tasse
Nel quadro C vanno incluse le somme dei redditi da lavoro dipendente e assimilati, le ritenute Irpef, le somme relative ad addizionali regionali e comunali e il contributo di solidarietà; il quadro D riguarda, invece, le somme degli altri redditi da capitale, derivanti da lavoro autonomo, consultare a tal fine le istruzioni del modello e del relativo quadro per non commettere errori.
La parte dove vanno inserite le somme da scaricare è contenuta nel quadro E, che riguarda oneri e spese detraibili e oneri deducibili. Mentre il quadro F è dedicato agli acconti relativi all’Irpef, all’addizionale comunale e alla cedolare secca sulle locazioni, inerente ad anni passati mentre nel quadro G c'è lo spazio per i crediti d’imposta.
Il quadro I serve per l'inserimento dei pagamenti delle imposte con F24, o per l’IMU dovuta per l’anno 2016 o TASI e TARI.
Alla fine c'è uno spazio dedicato alla firma del dichiarante. Viene considerato familiare a carico il componente dello stato di famiglia che possiede un reddito inferiore a 2.840,51 euro, al lordo degli oneri deducibili.
Dal 2019 il limite di reddito è stato innalzato a 4.000 euro per i figli fino a 24 anni.
Correzione del precompilato
Il modello 730 ordinario va inoltrato entro il 9 luglio 2018 per chi si avvale sostituto d'imposta e il 23 luglio 2018 è la scadenza del precompilato e per chi si avvale del Caf o di un intermediario. Le scadenze potrebbero comunque subire proroghe. In generale, chi intenda fare da sé deve fare attenzione a leggere tutte le novità legislative, ai nuovi dati che vengono inseriti per la prima volta nella dichiarazione e ai rimborsi degli oneri.
I contribuenti che hanno scelto il 730 precompilato, che hanno mandato la dichiarazione e si sono accorti di aver sbagliato avrebbero potuto trasmettere una nuova dichiarazione entro il 20 giugno, ma non è tutto perso se ci si è accorti di errori.
Per ritrasmetterlo prima di tutto si deve controllare la dicitura dell'invio, e in caso risulti “Elaborato” procedere dopo l'accesso a richiedere l'annullamento, che può essere fatto una sola volta. È comunque possibile trasmettere quello nuovo, solo dopo 24/48 dalla richiesta di annullamento di quello sbagliato. La dichiarazione già inviata, può essere corretta anche con un 730 integrativo entro il 25 ottobre, e richiedendo l'aiuto di un Caf o un intermediario o in seconda ipotesi avvalendosi di un modello redditi correttivo non dopo il 31 ottobre, o integrativo successivamente al 31 ottobre.