Il ministro dell’Economia e delle Finanze Giovanni Tria è intervenuto ieri alla giornata conclusiva della Summer School di Confartigianato, parlando di diversi argomenti in prossimità del varo della prossima Legge di Bilancio. Si è detto favorevole a un taglio delle Tasse intervenendo sull’Irpef, ha parlato di Flat Tax, pace fiscale, grandi opere e pensioni.

Abbassare le tasse in maniera graduale

Il ministro Giovanni Tria ha intenzione di diminuire le tasse intervenendo in maniera graduale sull’Irpef, riducendo e accorpando le aliquote per i nuclei familiari.

Una misura probabile è quella di ridurre l’aliquota del 22% per redditi fino a 15.000 euro, in alternativa sarebbe possibile passare dalle attuali cinque aliquote a tre: 21%, 38% e 43%. Il ministro ha sottolineato che una misura non esclude l’altra e c’è la possibilità che vengano introdotte entrambe per prepararsi al varo della Flat Tax, sempre che vi sia compatibilità di bilancio. La manovra verrà presentata ad ottobre ed entro la fine di settembre dovrebbero essere prese decisioni anche sull’abolizione della legge Fornero e sul reddito di cittadinanza. Saranno operazioni fatte con molta gradualità tagliando qualche spesa, considerando la carenza di risorse.

Bisogna mettere ordine sulle decine di sconti fiscali

Giovanni Tria ritiene che la Flat Tax sia una misura che richieda tempo e denaro, che andrà sottratto alle decine e decine di sconti fiscali che sottraggono alle casse dello Stato più di 270 miliardi di euro. La pace fiscale è necessaria, ma solamente nell’ambito di una riforma delle tasse.

Per quel che riguarda il reddito di cittadinanza, il ministro ha ribadito che andrà destinato solamente agli italiani che ne abbiano il diritto, così come l’opportunità di assegnare una pensione di cittadinanza agli italiani bisognosi. Per questo andrà fatto un attento lavoro di monitoraggio per valutare i cittadini che ne abbiano i requisiti.

Pensioni, legge Fornero e quota 100

Il ministro dell’Interno Matteo Salvini insiste sulla quota 100 e vorrebbe abbassare il limite dell’età pensionabile da 64 a 62 anni e su questo argomento Giovanni Tria sostiene che sia necessario rispettare i vincoli del bilancio, controllare i costi e modificare la legge Fornero. Il ministro si è espresso anche sulle grandi opere come la Tav, sperando che il problema si sblocchi perché si tratta di collegamenti internazionali importanti. Tria è stato molto cauto anche sul ruolo della Cassa Depositi e Prestiti, sostenendo che non debba diventare né una nuova Iri o una nuova Gepi, ma avere un calcolo economico in ogni sua azione.