Non è solo un modo di dire. C'è qualcosa di scientifico, di accertato dagli esperti, che induce a riflettere e a cercare di cambiare le abitudini di ogni utente. Si tratta della dipendenza di Facebook che può diventare patologica, proprio come avviene per i tossicodipendenti con le sostanze come la cocaina e la marijuana. Il 70% degli utenti frequenta la propria pagina tutti i giorni, mentre il 45% lo fa più volte al giorno, con un incremento del 63% rispetto all'anno precedente. La domanda, quindi, sorge spontanea: Facebook può creare dipendenza patologica?

Lo studio effettuato dagli esperti su alcuni ragazzi universitari

I primi ad occuparsene sono stati i ricercatori della Norway's Bergen University, i quali hanno sviluppato una sorta di scala di misurazione ovvero la "Bergen Facebook Addiction Scale".Il modo per capire se si è dipendente dal social network è molto semplice. Si pongono sei domande; chi risponde affermativo a quattro delle sei domande poste, è molto probabile che soffra di dipendenza da Facebook. Ma i ricercatori non si sono fermati qui.

Successivamente hanno organizzato un incontro all'interno di una università, dove hanno ricreato un test e messo alla prova venti studenti. Il test ha come obiettivo di dimostrare come ilnoto social network di Mark Zuckerbergpossa indurre sintomi del tutto paragonabili a quelli constatati in chi fa abitualmente uso di cocaina.

Inizialmente è stato posto loro un questionario; successivamente è stata mostrato un susseguirsi di immagini chiedendogli di premere o meno un tasto mentre gli esperti tenevano sotto osservazione la loro attività celebrale. Coloro che avrebbero toccato il pulsante durante la visione delle immagini relative al social network, erano gli stessi che durante la prova precedente avevano affermato di avere sintomi come l'ansia e la solitudine.

I risultati del test

I dati dello studio, riportati da "The Independent", pare confermino quanto ipotizzato dai ricercatori: la Tecnologia può provocare disturbi simili ai soggetti che hanno problemi di droga o gioco d'azzardo. Durante il test, hanno rivelato gli scienziati, nel cervello dei ragazzi, si attivavano alcune zone che portavano ad avere comportamenti simili ai soggetti cocainomani.