Il ministro britannico della cultura, dei media, del digitale e dello sport Matt Hancock ha rilasciato un'intervista al "Times", nella quale si è detto preoccupato dell'uso spropositato che i giovani fanno dei social network.
I social: un grande potenziale ma con moderazione
Recenti ricerche hanno evidenziato come, già a 10 anni, i bambini siano attivi sui social network, e come questo sia motivo di preoccupazione sia dei dirigenti scolastici, che vedono nell'abuso dei social la causa principale di molti problemi psicologici dei ragazzi, sia dei genitori che hanno appoggiato le idee del ministro e la sua motivata preoccupazione.
Secondo il ministro inglese, è necessario senza dubbio contenere questo "Far-West" che si è innescato, proteggendo invece l'immenso valore e potenziale che internet e i social hanno offerto alla nuova generazione, ma che al contempo va regolarizzato e disciplinato, affinché siano limitati gli aspetti negativi e gli eventuali problemi che ne possono derivare.
Hancock, inoltre, ha affermato che bisogna rendersi conto che lo smartphone è stato inventato nel 2007 e, pertanto, noi siamo la prima generazione di genitori a dover affrontare e disciplinare la questione. Una grande responsabilità da cui non possiamo esimerci.
Sotto controllo l'età e imporre un limite di tempo
Uno degli aspetti essenziali, secondo il ministro, consiste nell'età degli utenti e, pertanto, i social network come Snapchat, Facebook e Instagram dovrebbero studiare delle modalità per accertarsi proprio delle età dei rispettivi iscritti.
Sarebbe necessario, infatti, introdurre un accesso vincolato come avviene già per i siti per adulti, in cui bisogna fornire i dati della carta d'identità per dimostrare di essere maggiorenni.
Altrettanto importante è imporre un limite di tempo ai giovani di cui disporre per dedicarsi ai social. Indubbiamente un'operazione non semplice da gestire e da tenere sotto controllo, ma l'idea sarebbe quella di fornire ai genitori un codice che gli permetta di essere a conoscenza di quando i figli accedono ai social, stabilendo un tempo massimo entro il quale devono disconnettersi.
Come ministro dei media e del digitale, è difficile considerare Hancock un "nemico" dei social. Il suo messaggio è, infatti, da interpretare come la necessità di stabilire delle regole, per far sì che ciò che ha trasformato la vita di tutti e che ha permesso di mettere in contatto milioni di persone in ogni luogo del mondo, non debba perdere la sua potenzialità a causa di un uso improprio.
Una preoccupazione ancora ben più comprensibile, se si considera che il ministro inglese è padre di 3 figli di 11, 9 e 4 anni, e che lui stesso ha stabilito con la moglie delle regole al riguardo in casa, che prevedono di posare in una scatola i cellulari la sera, al rientro dal lavoro, per poi riprenderli al mattino successivo.