Whatsapp resta al vertice. Lo dicono i numeri dei download sui vari store. Lo dice la quotidianità dove la concorrenza è folta, ampia e valida ma nessuno riesce a raggiungere il livello di diffusione tra le più popolari delle app di messaggistica. Da dove nasca il successo è difficile capirlo in maniera dettagliata, ma c'è un dato certo. Gli sviluppatori di Whatsapp non se ne stanno con le mani in mano e sin da quando è comparsa sulla scena ha avuto un percorso ed un'evoluzione importante. Quello che prima era un semplice strumento finalizzato allo scambio di messaggi testuali e fotografie, nel tempo è diventata una vera e propria piattaforma dove l'utenza riesce a trovare molte funzioni utili ed interessanti.

Whatsapp: c'è già una versione beta

Whatsapp prima di aggiornare la propria versione disponibile sugli store ne genera una beta che finisce in test tra le mani dei tester.

Sono loro i primi ad entrare in contatto con le novità destinate ad arrivare e quando questo avviene nella maggior parte dei casi significa che presto gli utenti conosceranno una novità. E già oggi si sa che la versione di Android sarà equiparata a quella per iOS riguardo alla possibilità di trasmettere le note vocali senza tenere il dito premuto sull'icona del microfono. E non è finita perché lo stesso aggiornamento riguarderà anche i gruppi che vedranno introdotta la facoltà di inserire delle descrizioni che permetteranno eventualmente di scegliere nomi più brevi per le conversazioni comprendenti più utenti.

Whatsapp: da cosa dipenderà la rivoluzione?

Tra le novità concrete che ci saranno nel prossimo futuro di Whatsapp ci sono i così detti hashtag.

Per i pochi che non sapessero di cosa si tratta, rappresenta un sistema attraverso cui vengono facilitate le ricerche su social network come Instagram e Twitter. La stessa funzione la avranno su Whatsapp, dove l'attuale ricerca non è veloce come l'utenza vorrebbe. Whatsapp, inoltre, secondo diversi rumors potrebbe segnare una rivoluzione nella comunicazione digitale, introducendo le videochiamate di gruppo.

Si tratterebbe di un vero e proprio guanto di sfida lanciato a colossi come Skype e Google Hangout che badano principalmente a questo tipo di attività e che probabilmente rischierebbero di pagare le praticità di un app presente praticamente su quasi tutti gli smartphone attualmente in uso e utilizzata da milioni di utenti ogni giorno.