Google vuole dare il proprio contributo ad espandere il mercato dei dispositivi indossabili. Il mondo degli smartwatch non è molto diffuso, sia per i prezzi che per la reale utilità secondo alcune credenze. In Italia, infatti, pochissimi possiedono un orologio multifunzione. Il primo pensiero che viene in mente è che lo smartwatch ha le stesse identiche funzionalità di uno Smartphone, con la differenza che questo si indossa sul polso ed è molto più piccolo in termini di dimensioni di ingombro. I watch, infatti, hanno addirittura l'alloggiamento SIM e microSD per poter telefonare, messaggiare, ascoltare musica e tanto altro.

Viene utilizzato maggiormente dai fanatici della tecnologia. L'obiettivo di Google è quello di aumentare la fetta di utenza e, perché no, togliere i clienti alle altre società, come ad esempio Samsung ed Apple.

Il colosso americano, Big G, sarebbe al lavoro con la produzione di ben tre diversi modelli di orologi con il marchio Pixel. Alcune voci, confermano che la presentazione di tali watch avverrebbe proprio in occasione dell'evento in cui saranno lanciati i nuovi smartphone Pixel.

I tre smartwatch di Google

Al momento, i tre orologi hanno addirittura un nome in codice. Uno si chiama, Ling, uno Triton e il terzo Sardline. Secondo quanto riportato da Tom's Hardware tutti e tre i dispositivi si troverebbero nella seconda fase di progettazione, ovvero quella in cui la società verifica che l'hardware utilizzato sia effettivamente pronto alla produzione in serie.

Sugli smartwatch di Google, non ci sono tante notizie riguardo la scheda tecnica, tuttavia è già sicuro che il processore sarà uno Snapdragon Wear 3100, ideato appositamente da Qualcomm per i dispositivi indossabili. La CPU dovrebbe essere quad-core con GPU Adreno 304.

Con questo nuovo processore, gli orologi smart potranno sfruttare una maggior autonomia rispetto ai rivali.

Infatti, nel Wear 3100 è stato utilizzato un chip denominato PMW3100 che è progettato per una migliore gestione energetica. Ciò, ovviamente, si traduce in un minor consumo di energia e batteria (proprio in termini di usura materiale, poiché si effettuano meno cicli di carica-scarica).

Dal punto di vista estetico non sono giunte informazioni, mentre il software sarà sicuramente un Wear OS.

Ciò che si aspettano tutti gli appassionati di tecnologia, ma anche gli analisti, è che con l'ingresso nel mercato dei watch di Google, si può fare quel passo di qualità in avanti che potrebbe consentire a questi dispositivi di avere un successo simile a quello avuto dagli smartphone.