Un'innovazione promettente quella relativa all'applicazione "IO". Il nome punta a sottolineare la centralità del cittadino nel rapporto con una Pubblica Amministrazione spesso percepita come un'entità astratta con cui non si sa bene come confrontarsi. La nuova app per dispositivi mobili, che verrà rilasciata in versione beta quest'estate, comprenderà tutti i servizi che permetteranno agli utenti di velocizzare l'espletamento di pratiche che vanno dalla richiesta di documenti o certificati fino alle iscrizioni scolastiche, passando per la scelta del medico curante e la possibilità di effettuare pagamenti.
Il progetto, avviato già da tempo, vede il coinvolgimento del Ministero per la semplificazione e la pubblica amministrazione e Semplificazione, di AgID (Agenzia per l'Italia Digitale) e del Team Digitale. L'informatizzazione della PA è da tempo uno dei temi più dibattuti dalla politica: velocizzare e rendere meno farraginosi i rapporti con lo Stato, è una di quelle riforme che da tempo i politici di turno promettono, e che i cittadini vedono puntualmente disattesa. La possibilità di trascorrere meno ore al giorno in fila per un timbro ad uno sportello, o riuscire ad avere risposte in tempi che non siano biblici, fino ad oggi è rimasta quasi un miraggio.
Identità e domicili digitali per una PA sempre più "smart"
La finalità di questa innovazione è quella di snellire la farraginosa macchina amministrativa, riunendo in un'unica applicazione tutti gli strumenti che i vari governi, nel tempo, hanno messo in campo per cercare di semplificare il rapporto con la PA, come l'Anagrafe Nazionale della Popolazione Residente (ANPR), il sistema PagoPA e lo SPID.
Da un po' di tempo sembra, quindi, che le cose stiano cambiando: del resto, tenere il passo con una società sempre più interconnessa, è diventato quasi un obbligo per lo Stato. Il processo avviato per semplificare il rapporto cittadino-PA non ha trovato la strada spianata, come ha spiegato la ministra Marianna Madia in un post su Facebook; sono state molte le difficoltà incontrate sul fronte organizzativo, culturale e infrastrutturale.
Ma l'obiettivo del Team Digitale resta comunque ambizioso. Supportato da un incremento, seppur timido, delle amministrazioni attive, dei servizi erogati e delle richieste di identità digitale alla fine del 2017, ci si prefigge di arrivare a 10mila amministrazioni attive entro il 2020, contro le 3.850 odierne. Il concetto giuridico di Cittadinanza Digitale introdotto dal nuovo Cad (Codice dell'amministrazione digitale) procede dunque spedito verso un compimento che consentirà ai cittadini, anche tramite il domicilio digitale (anch'esso riportato dal codice), l'utilizzo di servizi pubblici online in maniera semplice e mobile-oriented.