Introdotta per la prima volta nella beta di iOS 11.3, la modalità USB Restricted Mode di Apple continuerà ad essere parte integrante del sistema operativo e sarà potenziata nella nuova versione del software, giunto adesso alla versione 12. Questa modalità impedisce l'accesso ai dati personali tramite la porta Lightning del dispositivo, sia nel caso di accesso indesiderato da parte di malintenzionati sia nel caso di un intervento da parte della polizia.

La polizia statunitense ha infatti utilizzato per mesi un dispositivo, chiamato GrayKey, che inserito nella porta Lightning dell'iPhone permette lo sblocco dei dispositivi dormienti, con conseguente accesso ai dati personali dell'utente proprietario.

Questo strumento è attualmente utilizzato in almeno cinque stati americani e ha causato non pochi problemi nei rapporti tra Apple e le forze dell'ordine.

Il colosso di Cupertino ha confermato che con la nuova versione del software la porta Lightning dello smartphone si bloccherà dopo un'ora di inattività, rendendo vano qualunque tentativo di accesso tramite GrayKey. Si tratta quindi di un potenziamento non indifferente, visto che nella prima apparizione della USB Restricted Mode la polizia e i malintenzionati avevano a disposizione fino a sette giorni per poter sbloccare lo smartphone tramite porta USB.

Nuova contromisura di Apple dopo la strage di San Bernardino

Questa nuova misura di sicurezza è solo una delle precauzioni di Apple in seguito alla strage di San Bernardino del 2015, quando l'FBI cercò l'aiuto di Cupertino per sbloccare l'iPhone 5c dell'attentatore.

All'epoca l'azienda si era fortemente rifiutata e le forze dell'ordine dovettero procedere autonomamente. Nonostante ciò, l'azienda della mela morsicata vede questo cambiamento come una semplice misura di sicurezza per proteggere i dati personali e non come una risposta nei confronti delle forze dell'ordine.

"Noi di Apple rafforziamo le protezioni di sicurezza in ogni prodotto per aiutare gli utenti a difendersi dagli attacchi hacker, dall'appropriamento delle identità e dalle intrusioni nei loro dati personali.

Rispettiamo le forze dell'ordine e non progettiamo i nostri miglioramenti alla sicurezza per vanificare i loro sforzi", hanno dichiarato da Cupertino.

Diversi esponenti federali statunitensi hanno commentato l'accaduto affermando come, al giorno d'oggi, le comunicazioni tramite internet stiano diventando sempre più pericolose a causa della crittografia, che impedisce l'accesso ai dati degli utenti persino alle stesse aziende che la implementano nei loro prodotti. Apple, tuttavia, è fermamente convinta che la privacy sia un diritto di qualsiasi utente.