Sono gelosissimi del loro vino i paesi a destra del Tanaro, tra Astigiano, Langhe e Monferrato. Perché dalle loro vigne proviene un nettare prezioso; l’uva moscato bianco destinata a produrre l’Asti docg e il Moscato d’Asti, l'unico vino dolce piemontese ad avere le denominazione di origine controllata garantita. Quanto mai da proteggere visto che a al Vinitayly di Verona è stato appena comunicato che l'anno scorso sono più che raddoppiate le frodi di vini e alcolici, con un record del 150 per cento del valore dei prodotti adulterati, contraffatti o falsificati

Suo compagno docg, dolce è il Brachetto d'Acqui che, però, è un rosso frizzante.

Per questo i produttori di Moscato hanno fin da subito detto No all'estensione territoriale della docg, conquistata con mille fatiche nelle viti dopo la doc. ad alcune aree del comune di Asti. E davanti ai giudici hanno vinto alla grande contro un invadente decreto ministeriale del maggio 2012 che la Cassazione ha appena dichiarato illegittimo, confermando il verdetto del Tar. Non è il Prosecco, che ha venduto più bottiglie dello Champagne e nemmeno l'Asti spumante, ma rimane un simbolo di una zona dove regna la vite, in filari ordinati, curati, preziosi, capaci di rendere inconfondibile e irripetibile il paesaggio del sud Piemonte.

Il presidente dell'associazione produttori Moscato d'Asti, Giovanni Satragno ha commentato "La sentenza della Suprema Corte chiude definitivamente la 'guerra dell'Asti', durata quattro anni, e dà ragione alla nostra associazione, alla Coldiretti, alle associazioni dei Comuni del Moscato e a Moscatellum.

L'estensione di una docg deve avvenire nel rispetto della normativa vigente, che garantisce la qualità del prodotto e che va rispettata nell'interesse dei consumatori e degli stessi produttori, di oggi e delle future generazioni"

Uno sguardo alla concorrenza

Sono circa 9mila700 gli ettari di vite, oltre 4mila le aziende coinvolte nella produzione del Docg che, per essere tale deve attenersi a determinati parametri di trattamento dell'uva.

Solo qui lo si trova così, soave, giallino e dolce, da abbinare al tiramisù. Altrimenti bisogna andare fino in Veneto per avere il Reciotoda cui l'omonimo Palio, altra docg dolce oppure alle Cinqueterre in Liguria per gustare lo Sciacchetrà. Altri bianche docg dolci sono i passiti, ma qui si sale di gradazione. E la docg italiana è Denomination d'origine controllée dei vini francesi, difficile da reggiungere ma una volta ottenuta non la si molla più, per l'immagine del territorio e ritorno economico.

Il primo vino piemontese ad aver la doc che è il grado precedente la docg è stato il Nebbiolio, poi il Barbera, il Barolo e l'Erbaluce, ora tutti docg

Un settore che potrà fare un giorno concorrenza ai vini docg è quello delle birre artigianali di qualità, Da oggi sino al 17 ci saranno a Torino Mirafioriper Worldbeer: più di 100 tipi di birre da tutto il mondo, in abbinamento a specialità gastronomiche preparate da 25 cucine a cielo aperto di qualità. Gli amanti del luppolo e del malto potranno degustare e confrontare le migliori birre crude del mondo da abbinare ai sapori dello street food. E pensare che le birre non pastorizzate e non microfiltrate della Sassonia come la Westmalle, la Westvleteren e l'Achel vengono centellinate dagli stessi frati così come in Vallonia dove sorgono i monasteri di Rochefort, di Chimay e di Orval. La Trappe è l'unica trappista olandese. La India Pale Ale, invece, veniva esportata dalla Gran Bretagna in India con molto luppolo perché non si alterasse.