Clamorosa gaffe di Anna Falchi durante la puntata di "Quelli che il calcio" di domenica 21 gennaio 2018. Come riportato da diverse testate giornalistiche, la nota attrice era inviata allo stadio Olimpico per la partita Lazio-Chievo, e stava commentando i recenti episodi di antisemitismo che hanno interessato alcuni ultrà laziali della Curva Sud.

La Falchi, storica tifosa della squadra biancoceleste, ha condannato questi episodi, sostenendo che chi ha sbagliato deve pagare. Tuttavia, invece di dire che non tutti i tifosi laziali sono antisemiti, per errore ha dichiarato che lo sono tutti.

Nello specifico, la produttrice di origini finlandesi ha detto: "Oggi è stato bello ed è giusto ricordare che siamo tutti antisemiti".

Le scuse della Falchi per la gaffe sull'antisemitismo

Chiaramente, quello di Anna Falchi è stato uno scivolone in assoluta buona fede, poiché l'attrice desiderava pronunciare una frase di condanna verso l'antisemitismo, ribadendo che essere tifoso della squadra biancoceleste non vuol dire odiare gli ebrei. Dopo la clamorosa gaffe, i conduttori di "Quelli che il calcio", Paolo Kessisoglu e Luca Bizzarri, sono intervenuti per chiarire l'errore della Falchi che, in seguito, come riportato da "Lazio News24", si è scusata tramite un post pubblicato sul suo profilo Instagram.

La showgirl, infatti, ha riconosciuto di essersi resa protagonista di un'involontaria gaffe.

Gli episodi di antisemitismo che hanno interessato alcuni ultrà laziali

Come già ricordato in precedenza, la gaffe della Falchi è scaturita dalla volontà di stigmatizzare delle vicende di antisemitismo che hanno interessato alcuni ultrà laziali della Curva Sud dell'Olimpico.

Nello specifico, ci riferiamo alla questione delle figurine raffiguranti Anna Frank con la maglia della Roma. Questa vicenda ha destato un bel po' di scalpore nel mondo del calcio e della politica italiana, ed è stata seguita da numerose condanne. Infatti i responsabili dell'affissione delle immagini ritraenti la scrittrice ebrea sono stati individuati e condannati.

Inoltre, in seguito all'accaduto, si è riacceso il dibattito sulla diffusione dell'antisemitismo nelle curve degli stadi della Serie A italiana.

Infine il triste episodio ha ridato parzialmente linfa al luogo comune secondo cui i tifosi laziali sarebbero tutti sostenitori dell'ideologia nazifascista e antisemiti, luogo comune che la stessa Falchi ha voluto smentire.