Mariasole Di Maio è un'attrice la cui notorietà è avvenuta grazie alla soap opera di Rai Tre, Un posto al sole, ma c'è tanto lavoro prima dell'approdo alla serie ambientata a Napoli. L'interprete di Speranza si è raccontata nel corso dell'intervista esclusiva a Blasting News.

Mariasole quanto è cambiata la tua vita dell'approdo a Un posto al sole?

"Non lo so, sta cambiando sicuramente, ma non ne ho tanta consapevolezza. Sicuramente lavorare spesso sul set mi sta facendo crescere professionalmente e riuscire a vivere Napoli e Roma mi fa bene all’animo".

Cosa ammiri e cosa non ammiri del personaggio di Speranza?

"Speranza mi piace molto: è genuina, piena di energie e ha tutta la freschezza dei miei anni. A volte mi piacerebbe poter guardare il mondo dai suoi occhi innocenti, ma questo non significa che non la ammiri: è solo diversa da me".

La tua passione per la recitazione nasce sin da bambina: con quale regista sogni di lavorare?

"Mi piacciono tanti registi italiani. Ovviamente i miei preferiti sono Paolo Sorrentino, Mario Martone, i fratelli D’Innocenzo, Alice Rohrwacher, Matteo Garrone e via dicendo ma, non conoscendoli, non so se mi piacerebbe lavorare con loro. Adoro le opere prime, in cui tutto è una sfida ed è tanta l’esigenza di raccontare una storia e volerla raccontare bene".

Quali sono i tuoi prossimi progetti lavorativi?

"A novembre andrò di nuovo in scena con Figlie di cagna insieme a Greta Esposito. Nel frattempo sto facendo dei provini, anche se per il momento gli studi universitari hanno la priorità su tutto e già le prove a teatro e il set di Un posto al sole mi richiedono tanto tempo e impegno".

Quanto è stata importante il tuo ruolo ne Il diario di Carmela per il percorso artistico?

"Infinitamente. Se non fosse stato per Carmela, senza dubbio, oggi starei studiando per diventare un architetto. Non succede tutti i giorni di poter lavorare su un personaggio così complesso e essenziale per la riuscita di un intero film; aver avuto l’opportunità di farlo a 16 anni è stato formativo dal punto di vista attoriale e, allo stesso tempo, mi ha aiutato a capire quale strada volessi davvero percorrere, e cioè quella della recitazione".

Cosa metteresti al primo posto tra tv e cinema, se dovessi scegliere?

"Oggi è una domanda difficile. La tv è cambiata e non è solo quella satellitare. La televisione in streaming ha unito quelli che prima consideravamo tv e cinema. Scegliere tra i due, adesso, è impossibile. Al primo posto metto il soggetto scelto e il modo in cui si decide di trattarlo".

Infine cosa puoi limitarti ad anticipare circa il tuo personaggio in Un posto al sole?

"Non posso dire molto ma ne vedrete delle belle. E io non vedo l’ora".