Quello delle Pensioni sembra destinato a restare ancora per lungo tempo uno dei temi più discussi dagli italiani, tanto che il pressingper l'avvio della flessibilità previdenziale rappresenta solo uno dei numerosi fronti su cui si sta sviluppando la dialettica tra le parti sociali e quelle istituzionali. Se è vero che i sindacati stanno preparando per il prossimo 19 maggio una nuova mobilitazione generale, all'ordine del giorno potrebbero esserci anche le cosiddette "pensioni di reversibilità", a partire dall'attività legislativa che sta avvenendo in Parlamento.

"La norma sulla reversibilità deve essere stralciata dal disegno di legge sul contrasto alla povertà": lo afferma lo Spi Cgil, spiegando che si tratta di un punto "da sempre sostenuto, ed è infatti quello che abbiamo detto il 4 aprile in un'audizione presso la Commissione lavoro della Camera". Si tratta di una problematica sorta inizialmente due mesi fa e che oggi si trova al banco di prova della politica, la quale ha però smentito in diverse occasioni (sia per voce dell'esecutivo che di diversi parlamentariDem) di voler tagliare gli assegni di reversibilità.

Riforma pensioni, nuovo richiamo della Cisl a Inps e Governo

Nel frattempo la Cisl è tornata ad intervenire sul dibattito previdenziale contestando le proposte di nuovi contributi di solidarietà ad opera di chi ha già ottenuto l'assegno previdenziale e criticando gli ultimi scambi tra Governo ed Inps.

"Ci farebbe piacere che il Presidente Inps ed il Governo la smettessero di farsi la guerra a discapito dei pensionati, i quali sono diventati ormai da anni il bersaglio di una politica che ha deciso di fare cassa sulla loro pelle". Lo afferma Gigi Bonfanti in rappresentanza del sindacato Cisl Fnp, dopo le recenti dichiarazioni rilasciate da Tito Boeri in merito all'introduzione di nuove misure correttive sugli assegni già erogati.

Per la Cisl, queste "continue esternazioni" hanno l'unico effetto di creare confusione nelle persone, con riverberi destinati a farsi sentire sulla stessa ripresa economica. "Si rendano conto che è necessario sedersi ad un tavolo per trovare le soluzioni più adeguate" conclude Bonfanti, ricordando che in caso contrario le proteste di lavoratori e pensionati proseguiranno ad oltranza.

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