Non sembra placarsi l'allerta maltempo nel sud Italia che da oltre tre giorni è monitorata costantemente dalla Protezione Civile italiana. Un primo accenno di autunno abbastanza tempestoso che fa seguito ai forti venti registrati a causa del passaggio dell'uragano tropicale mediterraneo denominato Medicane. In queste ultime ore particolarmente colpita è la Calabria, più precisamente la fascia ionica nella quale compare il territorio crotonese al centro di fenomeni estremi anche di importante intensità. Nella giornata di martedì 2 ottobre ad essere colpita era stata la località di Le Castella, frazione del Comune di Isola Capo Rizzuto, nelle ultime ventiquattro ore invece ad essere flagellate sono state la località di Gabella e il territorio di Rocca di Neto.

Tromba d'aria a due passi dalla costa

A fare alzare l'allarme, salito nelle ultime ore a codice arancione è stata una tromba d'aria che si è abbattuta in prossimità della costa di Crotone in località Gabella. Nessun danno è stato registrato a cose o persone ma tanto è stato lo spavento da parte di chi ha potuto assistere ad un fenomeno tanto raro quanto imponente. I venti di forte intensità e le piogge che in modo intermittente stanno sferzando la costa hanno dato vita ad uno scenario da film in un territorio a forte rischio di dissento idrogeologico e che nel 1996 è stato anche al centro delle cronache a causa di un alluvione che provocò tra l'altro alcune vittime tra la popolazione locale. Chiuse per questo motivo anche le scuole di ogni ordine di grado a seguito della decisione presa in accordo con la Protezione Civile Regionale da parte del Sindaco di Crotone Ugo Pugliese.

Scoperchiata la Chiesa di Setteporte

Anche nella vicina cittadina di Rocca di Neto il maltempo ha causato ingenti danni ad una struttura religiosa dal grande interesse storico e sociale come la Chiesa delle Setteporte. Nella serata di mercoledì 3 ottobre i forti venti hanno generato l'ennesima tromba d'aria che in pochi istanti ha scoperchiato gran parte del tetto dell'edificio.

La macchina della Protezione Civile si è messa celermente all'opera permettendo la messa in sicurezza della zona e garantendo allo stesso tempo lo spostamento di statue di interesse religioso come quella della Beata Vergine Maria e di San Pio da Pietralcina. Una situazione difficile alla quale si sono andati a sommare i numerosi allagamenti che hanno reso difficile la percorribilità stradale.