Uno degli appuntamenti della stagione primaverile è il passaggio dall’ora solare all’ora legale. Il cambio avverrà nella notte di domenica 31 marzo 2019. Quando saranno le 2:00 del mattino, bisognerà spostare le lancette in avanti di 60 minuti, portandole alle ore 3:00. Ciò porterà le persone a dormire di meno, ma solamente per una notte. Nonostante tutto, infatti, ci saranno diversi vantaggi con l’entrata in vigore dell’ora legale. In primis la possibilità di avere un grande risparmio energetico. Secondo le stime, tra il 2004 e il 2012 si è potuto risparmiare una cifra pari a più di sei miliardi di euro.
Questo perché è possibile sfruttare più ore di luce durante le giornate, rispetto all’ora solare. Ricordiamo che l’ora legale rimarrà in vigore fino a domenica 27 ottobre 2019, quando ci sarà il passaggio inverso. Negli ultimi anni, si è acceso un dibattito sull’argomento e si punta all’abolizione del cambio dell’ora.
Abolizione del cambio dell’ora, l’84% degli europei è favorevole
In più occasioni si è aperto il dibattito sull’abolizione del cambio dell’ora. Nel 2018, è stata effettuata una consultazione online sull’argomento ed è emerso come l’84% dei cittadini europei sia favorevole all’eliminazione di uno dei due orari. Sono soprattutto le popolazioni dell’Europa settentrionale e orientale ad aver avuto un giudizio favorevole sulla proposta.
La Commissione Europea non pone alcun obbligo su quale tipologia di orario mantenere e lascia libertà ai singoli Paesi. Dunque, qualcuno potrebbe mantenere l’ora solare, qualcun altro potrebbe optare per l’ora legale.
Il 2021 potrebbe essere l’anno in cui si smetterà di cambiare l’orario sui nostri orologi. Entro la prossima primavera, infatti, i Paesi dell’Ue dovranno comunicare quale tipologia vorranno adottare, dopodiché non si potrà più tornare indietro.
In Polonia è stato effettuato uno studio, secondo cui il cambio dell’ora danneggia l’economia e non solo. Spostare le lancette due volte l’anno provoca infatti disturbi del sonno nelle persone, con conseguenti squilibri nel corpo e sbalzi d’umore. Il doppio orario favorisce senz’altro i Paesi meridionali come l’Italia, dato che è stato pensato per dar loro più luce, ma nei Paesi settentrionali ciò non serve. Infatti, durante i mesi primaverili ed estivi, le giornate nel Nord Europa sono già lunghe di per sé. Presto ci saranno aggiornamenti su questo tema e sapremo cosa accadrà.