Le spiagge pugliesi stanno per dire addio alla plastica. “Sarà complicato, ma possiamo farlo” aveva annunciato, qualche tempo fa, il governatore della Puglia, Michele Emiliano, e, nei giorni scorsi, con un post su Tweet ha spiegato che la Regione Puglia è pronta ad abolire, fin da subito, dai lidi garganici e salentini la plastica monouso. Così, in anticipo di ben due anni rispetto ai tempi imposti dalla direttiva comunitaria, "il tacco d'italia" si appresta a vietare l'uso di materiale plastico non riciclabile dalle sue spiagge.
Stop alla #plastica sulle spiagge pugliesi: in arrivo ordinanza regionale. La Puglia sarà la prima regione in Italia a vietare nei lidi l'utilizzo di materiale plastico non riciclabile in favore di materiale compostabile e quindi ecocompatibile. https://t.co/SExdSp0RCI
— Michele Emiliano (@micheleemiliano) 7 marzo 2019
Stop alla plastica
Il problema dell’inquinamento marino causato dalla plastica è di rilevanza planetaria e, sicuramente, non è di facile risoluzione. Ma da qualche parte, bisogna pur iniziare. Così, Raffaele Piemontese, assessore regionale al Bilancio dotato anche di delega al demanio marittimo, nei giorni scorsi ha annunciato orgoglioso che sulle spiagge pugliesi sarà vietata la plastica monouso.
L'assessore ha spiegato che, d’accordo con il presidente della Regione Emiliano, si era deciso di proporre ai diversi rappresentanti degli stabilimenti balneari pugliesi di dire stop, fin da questa stagione estiva, alla plastica. Una proposta accolta positivamente e che già dalla stagione balneare 2019 consentirà di far scattare la misura volta a favorire l'utilizzo materiale compostabile e monouso eco-compatibile.
Si tratta di un risultato importante per il delicato e precario equilibrio dell'Ambiente marino mediterraneo. Come ha sottolineato il giovane avvocato Piemontese, la Puglia anche in questa occasione ha saputo dimostrarsi all'avanguardia (è la prima ordinanza di questo tipo in vigore in Italia, ndr).
Già il mese scorso, il sindacato di categoria pugliese Cna Balneatori (a cui aderiscono ben 200 operatori) aveva annunciato - proprio in vista del provvedimento europeo volto a vietare, a partire dal 2021, alcuni prodotti di plastica monouso - l'intenzione di utilizzare contenitori e posate in cellulosa biodegradabile.
La rivoluzione parte nelle scuole
L'assessore Piemontese ha inoltre ricordato che la lotta all'inquinamento non riguarda solo il mare e le spiagge, ma ha aggiunto - facendo anche riferimento all'iniziativa Venerdì del Futuro (#FridaysForFuture, ispirati ai venerdì di protesta voluti la scorsa estate dall'attivista sedicenne Greta Thunberg di Stoccolma) che la rivoluzione parte nelle scuole.
Fridays for future. The school strike continues! #climatestrike #klimatstrejk #FridaysForFuture pic.twitter.com/5jej011Qtp
— Greta Thunberg (@GretaThunberg) 16 settembre 2018
Parlando di giovani generazioni, ha infatti ricordato che già dal mese di gennaio di quest'anno, l’associazione ambientalista Marevivo, in collaborazione con la Fondazione Sorella Natura, ha deciso di avviare una campagna di sensibilizzazione rivolta agli studenti e agli insegnanti di tutte le scuole d’Italia; un modo per invitare i ragazzi ad aderire all’appello #StopSingleUsePlastic e insegnare loro come ridurre l'utilizzo della plastica monouso. Un’iniziativa dal grande valore educativo, ma anche una concreta azione di tutela dell’ambiente.