Qualcosina, dietro, soprattutto in uscita, c'è ancora da fare. Sul mercato, infatti, restano tuttora Cristian Zaccardo, Alex e Gabriel Paletta. Di certo, però, l'acquisto di Alessio Romagnoli ha sistemato in maniera definitiva la difesa del Milan. Siniša Mihajlović è stato accontentato: per 25 milioni (pagabili in cinque rate annuali da 5 milioni di euro) ha avuto il difensore centrale mancino da lui richiesto, abile tanto a difendere la propria area di rigore quanto ad impostare l'azione dalle retrovie. Romagnoli, contrariamente a quanto ipotizzato ieri, non vestirà la maglia numero 13 ma manterrà il numero 46 che aveva già alla Roma, in onore del motociclista Valentino Rossi.
Chiuso il mercato in entrata per quanto concerne la difesa, i rossoneri, adesso, entrano negli ultimi 20 giorni di trattative con l'obiettivo di portare a casa un centrocampista di grande livello, possibilmente di caratura internazionaleche possa consentire alla squadra un ulteriore salto di qualità ed assicurare un elevato grado di competitività in Italia e, si spera, in Europa la prossima stagione. Il Milan, come ormai noto, punta forte sul 26enne belga Axel Witsel dello Zenit: i dialoghi con l'entourage del calciatore vanno avanti, sotto traccia, da più di un mese; il ragazzo sarebbe ben disposto verso la soluzione milanista ed avrebbe già accettato, in linea di massima, un contratto di 5 anni a 4 milioni netti l'anno.
Resta, però, da superare la resistenza del club russo, che per Witsel continua a chiedere una cifra piuttosto alta, circa 35 milioni di euro, ed appare disponibile a ribassarla soltanto di una manciata di milioni. Il Milan, che in questa sessione di Calciomercato ha già speso la bellezza di 83 milioni, punta a limare quanto più possibile quest'enorme importo: magari, la società rossonera potrebbe proporre allo Zenit un acquisto a titolo definitivo con pagamento dilazionato sull'arco di più stagioni, oppure tentare la strada del prestito oneroso con obbligo di riscatto al termine del campionato.
Vedremo.
L'alternativa principale a Witsel resta Roberto Soriano della Sampdoria. Il suo valore di mercato oscilla tra i 12 ed i 14 milioni di euro, il suo ingaggio sarebbe notevolmente più basso di quello di Witsel ed è molto gradito a Mihajlović: il suo scarso 'appeal' mediatico, però, ed i dubbi sull'effettivo salto di qualità che il suo innesto farebbe compiere al centrocampo del Milan frenano un po' in partenza la trattativa.
Addirittura, potrebbe riaccendersi per il Milan nelle ultime ore del calciomercato estivo la pista che porta al colombiano dell'InterFredy Guarín, in esubero tra i nerazzurri e che potrebbe lasciare Appiano Gentile per meno di 10 milioni di euro. Su di lui c'è anche la Juventus: il colombiano, che a Milanello ritroverebbe i connazionali Cristián Zapata e Carlos Bacca, è elemento molto tecnico e qualitativo. Forse un po' troppo 'anarchico' sul terreno di gioco.
E Ibrahimović? Il Milan non ha abbandonato le speranze di riportare losvedese in maglia rossonera. Soltanto che, ora, la strategia del Diavolo è ben definita: aspetta che sia Ibra ad andare al 'muro contro muro' con il PSG, chiedendo insistentemente di andar via.
A quel punto il Milan sarebbe pronto a mettere nero su bianco quella proposta di contratto triennale da 8 milioni netti a stagione già fattagli pervenire lo scorso mese di luglio. Ibra rappresenterebbe la ciliegina sopra una torta che, con Romagnoli e Witsel, potrebbe anche avere sapore di Scudetto.