Diramati i calendari del campionato di Promozione di calcio 2015-2016. Nel girone D siciliano, la prima giornata proporrà un derby dal sapore antico fra Canicattì e Nissa. Il primo precedente risale al 1929. Fra le altre partite in programma domenica 13 settembre spicca anche Licata-Ragusa, confronto tra nobili decadute con un passato illustre fra i professionisti: i gialloblu licatesi hanno militato anche in Serie B, gli azzurri ragusani hanno giocato per molti anni in Serie C. Completano il quadro Macchitela Gela-Casteltermini, Marina di Ragusa-Palma, New Team-Aragona, Ravanusa-Atletico Gela, Santa Croce-Comiso.
Riposerà l'Atletico Caltanissetta, società emergente del capoluogo nisseno, che condivide il ruolo di massima espressione calcistica della città di Caltanissetta con la Nissa.
Venne annullato un gol ai biancoscudati
Il primo precedente fra canicattinesi e nisseni risalente al 21 luglio 1929, fra i dilettanti, fu caratterizzato da un incidente e dalla sospensione della partita, sullo 0-0. Della vicenda si occupò ampiamente anche un giornale dell’epoca, “Il Littoriale”. La Nissena, come si chiamava un tempo la prima squadra di Caltanissetta, scese in campo con una maglia biancoscudata, la stessa della Nissa che partecipa oggi al campionato di Promozione, schierandosi con Dejana, Bordenga, Cardella, Zirilli, Lucisano, Cammarata, Pilato, Curatolo, Di Francesco, Tomatis, Alaimo.
Il Canicattì rispose con Caramazza, Jannicelli, Barnabà, Linex, La Lumia, Adamo, Savitteri, Ragona, Sandonato, Bonsangue, Lombardo. Arbitro Piero Guarino, un avvocato. Annullato un gol alla Nissena, che per quaranta minuti assediò la porta difesa da Caramazza. Due le occasioni del Canicattì, in una si rivelò decisiva una prodezza di Dejana.
Da un’incomprensione all’arresto di una riserva il passo fu breve
A determinare la sospensione del match fu un'incomprensione, al di là degli screzi fra gli spettatori. L'andamento della partita veniva disturbato, infatti, dalla presenza di alcuni tifosi a bordo campo, così l'arbitro chiedeva al servizio d'ordine l'allontanamento degli estranei.
Uno degli addetti, mettendosi alacremente all'opera, non riconosceva una riserva della Nissena pronta a entrare in campo al posto del centravanti febbricitante, e gli imponeva di sgomberare insieme agli altri. Dalle proteste si passò all'arresto del giocatore, e la Nissena decideva di ritirare la squadra, comunicando la decisione al direttore di gara, che mandava tutti negli spogliatoi. A distanza di 86 anni, si ripropone un confronto ricco di fascino e storia, con altri precedenti prestigiosi in Serie C2 negli anni Ottanta, l’odierno campionato di Lega Pro, e in Serie D.