Siamo qui a ricostruire per sommi capi parte del contenuto dell'incontro tenutosi esattamente una settimana fra la Società Fiorentina e Paulo Sousa, dopo il quale il tecnico portoghese ha rotto tutti gli indugi, rassicurando che resterà a Firenze motivatissimo almeno per 1 altra stagione.
Allora Paulo Sousa è rimasto malissimo dopo il mercato di di Gennaio, dopo 30 giorni di attese inutili nei quali veniva continuamente rassicurato da Pradè e Rogg, salvo poi arrivare all'ultimo giorno e vedersi acquistato un difensore non voluto e per giunta rotto (Benalouane resterà un triste record, viste le 0 convocazioni per guai fisici).
Inutile dire che il rapporto con buona parte della dirigenza che si era occupata di mercato si è rotto in quell'occasione, e quindi fino a quando non ha ricevuto la rassicurazione che d'ora in poi Cognigni vigilerà anche sul Calciomercato, di certo non scegliendo i giocatori, come qualcuno impropriamente ci racconta, ma garantendo i movimenti che Sousa richiederà, non si è mai sbilanciato o meno sulla sua permamenza in Fiorentina.
In poche parole Paulo Sousa ha sempre saputo che la Fiorentina non potrà mai avere il budget di squadre come Juventus, Inter, Milan, Roma e Napoli, ma allo stesso tempo chiede con con i soldi a disposizione si proceda all'acquisto di giocatori da lui indicati, senza lasciare troppo spazio alla fantasia (Benalouane, Kone e lo stesso Mammana non erano giocatori richiesti dall'ex allenatore del Basilea).
A Gennaio ad esempio aveva richiesto dei giocatori, tra l'altro non particolarmente cari, però non trattati comunque dalla dirigenza viola: leggete il mio articolo in esclusiva di oltre 4 mesi fa.
Quindi ora sia se resterà Pradè, sia se dovesse tornare Corvino (voluto da Diego Della Valle, ma solo se riuscirà a liberarsi del Bologna in fretta), la Proprietà, rappresentata da Cognigni, dovrà accertarsi che con il budget (derivante anche dalle cessioni) a disposizione si operi sul mercato assecondando le richieste dell'allenatore.
Di cessioni ne arriveranno sicuramente, Sousa in particolare ha raccontato nell'incontro la sua idea di squadra e di gioco senza fare nomi precisi di incedibili, ma a differenza di quello che per esempio hanno scritto oggi alcuni giornali, un giocatore del quale non si priverebbe mai è Badelj (pure oggi in conferenza stampa ha ricordato come questo centrocampista rappresenti un perno fondamentale per il suo gioco), per questo tra lui e Vecino, se ne dovesse partire uno, toccherà al sudamericano, che ha anche una quotazione di mercato quasi doppia rispetto a quella del croato.
Tutto sta a risolvere le beghe con il poco limpido procuratore di Badelj appunto.
In porta Sousa ha dimostrato di avere fiducia in Tatarusanu, ma se dovesse arrivare un portiere italiano affidabile, sarebbe disposto assolutamente a lasciarlo partire. Per questioni di età, ma anche e soprattutto di attaccamento alla maglia, non si muoveranno neanche Gonzalo Rodriguez e Borja Valero. Così come resterà in viola Astori. Per Kalinic Paulo Sousa, come tutti sapete, stravede, e vorrebbe tenerlo a Firenze. Potrebbe lasciarlo partire solo nel caso arrivasse un grande bomber da 20 reti a stagione.