E' tempo di rivoluzione in casa Inter. La sconfitta contro il Napoli ha fatto suonare il campanello d'allarme. I nerazzurri hanno bisogno di incanalare una serie di vittorie consecutive, che attualmente sembrano lontane una chimera, per raggiungere il terzo posto che è l'obiettivo stagionale dichiarato. Pioli sa di dover cambiare qualcosa e l'idea è quella di cominciare dal modulo. Il 4-2-3-1 sembra essere poco equilibrato per le qualità degli uomini a disposizione del tecnico emiliano: troppo lenti in fase di contenimento perché troppo spregiudicati in fase offensiva.

L'ex allenatore della Lazio ha intenzione di varare un modulo più bloccato come il 4-4-2 o il 3-5-2. Questi moduli faranno 'fuori' alcuni big della rosa nerazzurra mentre diventeranno indispensabili giocatori come Eder o in alternativa Gabigol, in grado di giocare dietro l'unica punta Mauro Icardi. Ci sarà ancora spazio per Candreva che agirà in maniera più contenuta sulla fascia destra mentre Joao Mario dovrà adattarsi al ruolo di mezzala o esterno potendo essere una valida alternativa a Candreva o Perisic. Sarà ridimensionato lo spazio per i vari Kondogbia, Felipe Melo, Jovetic, Santon, Biabiany e Palacio.

Esodo nerazzurro a gennaio

Proprio gli ultimi sei giocatori citati, saranno messi sul mercato già a gennaio nella speranza di trovare una sistemazione adatta per ognuno di essi.

La cessione più 'eccellente' sarà quella di Geoffrey Kondogbia. Il francese, prelevato dal Monaco nell'estate 2015 e 'scippato' al Milan per 40 milioni, non si è mai inserito in Italia e nel giro di due anni il valore del suo cartellino si è dimezzato.

L'Inter spera di riuscire a venderlo almeno per 20/22 milioni mentre il centrocampista francese, che nelle scorse settimane ha rifiutato ancora una volta l'Olympique Marsiglia di Rudi Garcia, accetterebbe solamente destinazioni di pari livello.

Su di lui ci sono le inglesi Liverpool e Chelsea ma occhio al Milan che potrebbe farci un pensierino. Sul fronte acquisti prende quota l'idea Rincon dal Genoa mentre saranno definitivamente lanciati i giovani Gnoukouri e Miangue.